Trovesi, un bergamasco a New York
Applaudito solista alla Carnegie Hall

«Sul manifesto affisso sulla Settima avenue c'era anche la mia foto. Ammetto che ho cercato di fotografarlo con il cellulare». Gianlugi Trovesi, globetrotter della musica d'improvvisazione, è reduce dal concerto a New York.

«Sul manifesto affisso sulla Settima avenue c'era anche la mia foto. Ammetto che ho cercato di fotografarlo con il cellulare». Gianlugi Trovesi, globetrotter della musica d'improvvisazione, è reduce dal concerto che lo ha visto mercoledì sera solista nell'ensemble L'arpeggiata di Christine Pluhar. La platea è stata quella della Zenkel hall alla Carnegie Hall, una delle sale da concerto più importanti del mondo.

E' stata la volta di un bergamasco a New York, applaudito solista di un progetto che con intelligenza miscela musica e strumenti barocchi con repertori tradizionali e folk.

La spedizione americana è stata un successo, e il musicista di Nembro ricorda ancora gli applausi: «merito della musica intelligente, seria ma anche accattivante, di Christine. Con lei i bis si susseguono sempre. E certo è stata una bella soddisfazione, a fine concerto, firmare le copie dei nostri album al centinaio di persone che ci hanno voluto festeggiare».

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