Cruca e tola, tornano a Gandino
le tradizioni della Settimana Santa

In occasione della Settimana Santa, Gandino ripresenta due particolari tradizioni. In questi giorni i fornai artigiani del paese preparano la “Cruca”, simile a un panettone, cotta al forno per un'ora e presentata in “tagli” da un chilo e mezzo chilo.

In occasione della Settimana Santa, Gandino ripresenta due particolari tradizioni. In questi giorni i fornai artigiani del paese preparano la “Cruca”, simile a un panettone, cotta al forno per un'ora e presentata in “tagli” da un chilo e mezzo chilo. La presenza dell'uva sultanina e della cannella fra gli ingredienti principali fa pensare a possibili origini mitteleuropee, dove fiorenti erano i commerci dei mercanti gandinesi. A Gandino se ne sfornano, solo nella Settimana Santa, circa tre quintali e vanno letteralmente a ruba, non solo fra i residenti.

Un'altra tradizione è legata alla liturgia del Venerdì, quando con le campane rigorosamente “legate” in attesa dell'annuncio della Resurrezione, Celestino Caccia ed Emanuele Bertocchi richiameranno i fedeli dalla sommità del campanile della Basilica, che si innalza a 73 metri di altezza. Dalla sera del giovedì Santo sino a quella del Sabato Santo, scandiranno i momenti della giornata e l'approssimarsi delle funzioni in Basilica. Caccia si avvarrà della ”tola”, una tavoletta in legno di noce cui sono fissati quattro battenti di ferro, mentre Emanuele Bertocchi utilizzerà invece la sua voce possente. E' previsto un rigido disciplinare, che elenca orari e modalità per il richiamo.

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