L'Australia ringrazia la Carrara:
alla mostra 230 mila visitatori

Rupert Myer - presidente della National Gallery of Australia, che ha ospitato la Mostra della Carrara dedicata al Rinascimento - è stato a Bergamo e ha confermato che l'esposizione è stata molto apprezzata: 230.000 visitatori in quattro mesi e 19.000 cataloghi venduti.

Rupert Myer - presidente della National Gallery of Australia, che dall'8 dicembre 2011 al 9 aprile 2012 ha ospitato la Mostra della Carrara dedicata al Rinascimento - è stato a Bergamo e ha confermato che l'esposizione di dipinti bergamaschi è stata molto apprezzata: 230.000 visitatori in quattro mesi e 19.000 cataloghi venduti.

L'incontro si è tenuto giovedì mattina nella Sala Tremaglia del Teatro Donizetti: a introdurre l'ospite, Claudia Sartirani, assessore alla Cultura e Spettacolo del Comune di Bergamo, che ha ricordato le emozioni dell'inaugurazione della mostra, ha ringraziato Rupert Myer e lo staff della National Gallery per il grande contributo dato alla valorizzazione delle opere della Carrara in esposizione e ha annunciato il proseguimento del proficuo rapporto di collaborazione con la National Gallery e con il Ministero della Cultura australiano, anche in vista di possibili coproduzioni operistiche nel nome di Donizetti.

Tutto secondo il motto, che l'assessore ha più volte riproposto negli ultimi mesi, per cui «la cultura non si consuma, ma si riproduce»

Anche Willi Zavaritt, già presidente del consiglio di amministrazione dell'Accademia Carrara, a Canberra nei giorni dell'inaugurazione della mostra, non ha mancato di ricordare come proprio gli australiani ci abbiano aiutato a comprendere il valore straordinario del nostro patrimonio artistico e come ci abbiano insegnato a valorizzarlo grazie a un allestimento espositivo davvero unico.

Ampio ed articolato l'intervento di Rupert Myer, per nove anni presidente della National Gallery of Australia, in visita a Bergamo in occasione di un lungo viaggio europeo. Dalla storia del suo Paese alla storia della National Gallery, fondata nel 1992 in uno dei quartieri più prestigiosi di Canberra - lo stesso che ospita la National Library of Australia, ma anche i Palazzi del Governo -, l'intervento di Rupert Myer si è quindi soffermato a raccontare le cifre della Mostra: 80 i capolavori della Carrara in esposizione, alcuni dei quali sottoposti a restauro per l'occasione; 230.000 visitatori in quattro mesi; 19.000 cataloghi venduti; un indotto di 60.000.000 di dollari australiani; innumerevoli incontri ed eventi a corredo dell'esposizione (visite guidate, lectiones magistrales, laboratori per bambini e famiglie, eventi musicali e teatrali e persino un corso di cucina).

Oltre a un concorso che ha decretato quale opera più amata dai visitatori il Ritratto di bambina di Casa Redetti dipinto da Giovan Battista Moroni tra il 1566 e il 1570.

A fronte di questi, altri numeri, quelli legati all'economia australiana che permette la realizzazione di Mostre di tale portata. La National Gallery gode infatti non soltanto del sostegno del Governo, che interviene con uno stanziamento annuo di 33.000.000 di dollari australiani, ma anche del sostegno di istituti di credito, di sponsor e di privati, i cui investimenti in campo culturale sono totalmente defiscalizzati.

L'intervento di Rupert Myer si è quindi concluso con la descrizione della struttura organizzativa della National Gallery of Australia, che conta quattro aree di intervento e responsabilità: il settore marketing, il settore mostre ed esposizioni, il settore servizi culturali e ricreativi, il settore amministrativo, con i suoi comitati, finanziario, delle acquisizioni e della costruzione. Un grazie infine a Bergamo e alla Carrara che gli hanno permesso di concludere il suo mandato con un'esposizione tra le maggiori che l'Australia e la National Gallery ricordino.

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