Metti un Ceresa su Wikipedia:
quadro dimenticato e riscoperto

Sembrerà quantomeno improbabile scoprire un quadro inedito di Carlo Ceresa rovistando tra le pagine on line di Wikipedia; ancor più bizzarro trovarlo sotto mentite spoglie come opera di Giovan Battista Crespi detto il Cerano.

Sembrerà quantomeno improbabile scoprire un quadro inedito di Carlo Ceresa rovistando tra le pagine on line di Wikipedia; ancor più bizzarro trovarlo sotto mentite spoglie come opera di Giovan Battista Crespi detto il Cerano e con una cronologia troppo acerba per un'opera collocabile attorno alla metà del XVII secolo.

Qualora, poi, tale quadro si trovasse a decorare gli interni della chiesa parrocchiale di una cittadina tedesca dal nome impronunciabile e volesse celebrare la vittoria dei cristiani sui turchi musulmani in occasione della Battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), saremmo ai limiti del credibile.

Non impossibile tuttavia, sebbene non si nasconda qui un certo imbarazzo nel dichiarare la fonte a cui si è attinto per l'accidentale scoperta.
A chi non è mai capitato di dare una sbirciatina a Wikipedia, l'enciclopedia collaborativa affidata alla libera iniziativa dei navigatori del web, ripiegando su notizie di seconda mano ma di immediata consultazione?

Sarebbe inopportuno, quantomeno rischioso avere piena fiducia nel suo contenuto (spesso superficiale e inesatto) se si trattasse di ricavare da quella fonte notizie attendibili per la preparazione di un esame universitario. Con il senno di poi, però, si può dire che è valsa la pena correre il rischio di consultarla; perlomeno lo è stato nell'ingenua ricerca degli estremi biografici del Cerano.

Tutti i dettagli e le curiosità su L'Eco di Bergamo del 18 giugno

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