Marcelo Barros al «Qoelet»
L'incontro mercoledì alle 20.45

La Fondazione don Primo Bonassi, la Fondazione Serughetti La Porta, la Rete Radié Resch e la Parrocchia di Redona promuovono un incontro pubblico con Marcelo Barros, moderato da mons. Alberto Carrara, che si terrà mercoledì al Teatro Qoelet di Redona.

La Fondazione don Primo Bonassi, la Fondazione Serughetti La Porta, la Rete Radié Resch e la Parrocchia di Redona promuovono un incontro pubblico con Marcelo Barros, moderato da mons. Alberto Carrara, che si terrà mercoledì 19 settembre alle 20.45 presso il Teatro Qoelet di Redona.

Tema dell'incontro, «A 50 anni dal Concilio Vaticano II - Beati i poveri?».

Marcelo Barros, monaco benedettino brasiliano, è biblista e teologo della liberazione fra i più stimati a livello internazionale. Con accenni assolutamente schietti contribuisce a delineare il volto di una Chiesa più umana, più solidale, più aperta alla ricchezza delle differenze. Nato nel 1944, è entrato nel monastero benedettino di Recife a 18 anni. Dal 1967 al 1969, senza staccarsi dal monastero, ha vissuto come membro di una comunità ecumenica, abitando con i fratelli di Taizè a Olinda. È stato ordinato sacerdote nel 1969 dall' arcivescovo dei poveri, dom Helder Camara, di cui è divenuto stretto collaboratore.

Dopo aver passato vari anni nel monastero di Recife si è spostato in quello di Curitiba per poi fondare, 30 anni fa, insieme ad altri monaci, il Monastero dell'Annunciazione a Goias, nel centro del Brasile. E' stato tra i fondatori del CEBI (Centro Studi Biblici), assessore della Commissione Pastorale della Terra e delle Comunità Ecclesiali di Base. È membro dell'Associazione Ecumenica dei Teologi del Terzo Mondo.

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