Uno show per un solo spettatore
Al Caverna succede anche questo

Fa effetto sentire parlare la compagnia teatrale Teatro Caverna di pacifismo citando Capitini, Dolci, don Milani, Langer: sono questi i principi che questi hanno affermato per informare l'azione civile, prima ancora che quella teatrale, del gruppo bergamasco.

Fa un certo effetto – piacevole e spiazzante insieme – sentire parlare dei giovani, in questo caso i ragazzi della compagnia teatrale Teatro Caverna, di non violenza e pacifismo citando Aldo Capitini, Danilo Dolci, don Lorenzo Milani e Alex Langer: sono questi non tanto i «maestri» quanto i principi che questi hanno affermato per informare l'azione civile, prima ancora che quella teatrale, del gruppo bergamasco.

Gruppo che, dopo aver vinto il bando di concorso per la gestione dello spazio espositivo e teatrale del Polaresco, si presenta oggi al quartiere e alla città (con un occhio privilegiato ai ragazzi e ai giovani) con un piccolo Festival intitolato «Abboccaperta», allo Spazio Polaresco da giovedì al 30 settembre, organizzato dal Teatro Caverna in collaborazione e col sostegno dell'assessorato alle Politiche giovanili, la Fondazione della Comunità bergamasca e l'Associazione Onde Quadre.

Il teatro come messaggio di pace sembra quindi essere il filo rosso che lega tutte le svariate iniziative della quattro giorni del Polaresco e che lega, altresì, i maestri con i giovani, dà spazio agli uni e agli altri in un confronto che si preannuncia proficuo e importante, come ha spiegato Damiano Grasselli, del Teatro Caverna, presentando la rassegna alla stampa allo Spazio Polaresco.

Un Festival, «Abboccaperta», che prende spunto proprio dalle parole di Alex Langer (riportate sul logo della manifestazione) che si immaginava un mondo dove si potesse vivere in modo: «lentius, profundius e suavius: più lento, più profondo e più dolce».

Numerosi gli spettacoli e gli eventi in cartellone (per informazioni contattare il numero 348. 4535911, [email protected], www.teatrocaverna.it o cercare teatro caverna su Facebook: l'ingresso agli spettacoli è libero). Tra le tante iniziative segnaliamo la mostra Che bello avere vent'anni, una raccolta di pensieri e di scritti di ragazzi che hanno oggi vent'anni, messa a confronto e in dialogo con alcune testimonianze di personaggi del mondo della cultura (Goffredo Fofi, per esempio) che ricordano quali sono stati i loro vent'anni. Tra gli spettacoli ricordiamo, I'm ant you di Progetto Bonsai, uno spettacolo su prenotazione per un singolo spettatore che si replica ogni dodici minuti, la Lectura Dantis di Claudio Morganti che, tempo permettendo, avverrà dalla torre dell'edificio del Polaresco (verranno letti i canti III, V, XIII, XVII e XXXIII dell'Inferno) e, nell'Arena del parco, Non ho parole, celebre spettacolo di clownerie di Bano Ferrari.

Interessanti anche le proiezioni dei documentari di Vittorio de Seta. Concluderanno le serate concerti e dj set con ‘N Quill, Nema Problema Orkestar. Da qui alla fine dell'anno, poi, il Teatro Caverna organizzerà e metterà a disposizione del pubblico un'imponente materiale raccolto in dieci anni di attività (si tratta di circa duemila documenti), tra cui molti materiali video inediti su Carmelo Bene.

Andrea Frambrosi

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