Arte, alla galleria Ceribelli
«scatole magiche» di Briganti

E' aperta alla galleria Ceribelli di via San Tomaso 86, la mostra di Chiara Briganti «Esprit de fenêtre». L'esposizione costituisce un'occasione più unica che rara per vedere le opere di un'artista poco nota al grande pubblico ma apprezzatissima dalla critica, non solo italiana.

E' aperta alla galleria Ceribelli di via San Tomaso 86, la mostra di Chiara Briganti «Esprit de fenêtre». L'esposizione costituisce un'occasione più unica che rara per vedere le opere di un'artista poco nota al grande pubblico ma apprezzatissima dalla critica, non solo italiana. Chiara Briganti (classe 1921) realizza da più di quarant'anni le sue «scatole di vetro», oggetti prospettici, talvolta piccoli forzieri, che sfuggono a una definizione precisa: piccoli teatri per bambini, silhouettes, paesaggi dipinti, frammenti di cristalli. Tutto è giusto, e insieme insufficiente.

«Un enigma che non si svela», scrive Vincenzo Farinella nel testo in catalogo o, come sosteneva Roberto Tassi, «ciò che rende tanto originali, poetiche e moderne le opere di Chiara Briganti è soprattutto il loro mistero, la loro difficile decifrazione. Sono opere visionarie che si situano in una linea di continuità che discende dai maestri del dadaismo e del surrealismo come Marcel Duchamp, Man Ray e Jospeh Cornell. È l'autrice stessa a confessare che i suoi lavori, come in una sorta di autoanalisi, traducono e trasfigurano sogni e ossessioni, gioie e dolori privatissimi dando corpo a una mitologia personale che intriga l'immaginazione degli osservatori.

La mostra presenta tutta la produzione dell'artista, dai primi lavori che risalgono agli anni Settanta a quelli più recenti, e si sviluppa nelle sale della galleria trasformate da un suggestivo allestimento progettato da Graziano Gregori. Nata in Francia ma sempre vissuta in Italia, Chiara Briganti si è occupata di storia dell'arte, restauro pittorico, architettura d'interni e design. Dal 1989 è Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres. Attilio Bertolucci, Beniamino Placido, Luisa Spaziani e Fderico Zeri hanno parlato del suo lavoro.

Orari: da martedì a sabato dalle 10 alle 12.30, dalle 16 alle 19.30 (ingresso libero). Aperta fino al 23 febbraio.

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