In scena il mondo del gioco
Rassegna «Teatri Civili» al Sociale

Novità per il teatro Sociale: è stata inserita la rassegna «Teatri Civili», per interrogarsi sul disagio che caratterizza determinati aspetti della società contemporanea. L'appuntamento è per sabato 15 dicembre alle 21 con «Fratelli».

Novità per il teatro Sociale: è stata inserita la rassegna Teatri Civili, per interrogarsi sul disagio che caratterizza determinati aspetti della società contemporanea: dalle barriere dell'incomunicabilità e delle relazioni sociali al nichilismo alcolemico del sabato sera, dai traumi postumi delle guerre recenti e attuali alla spietata speculazione finanziaria nell'epoca postmoderna, passando per il triste primato delle sempre più giovani vittime della strada e dell'irresponsabilità.

Un teatro di impegno civile che ponga interrogativi di senso e renda presente la percezione dei rischi che stiamo correndo nella frenesia dei nostri giorni e nell'inevitabile confronto generazionale. La rassegna si arricchisce di un laboratorio-spettacolo teatrale, curato da Erbamil, che affronti le molteplici possibilità del vivere e dell'abitare la città contemporanea.

L'appuntamento è per sabato 15 dicembre alle 21 con «Fratelli» di Carmelo Samonà, Michele Fiocchi, Remo Rostagno e Antonio Viganò. Ecco la storia: i bambini hanno bisogno del gioco per crescere, gli adolescenti giocano per affacciarsi alla vita, gli adulti per provare a sognare a occhi aperti o, semplicemente, per comunicare. È proprio la necessità di comunicare che spinge due fratelli che vivono in un appartamento nel cuore di una città a inventare una serie di giochi, storie, gesti. Perché non si parlano? Si parlano, eccome. Ma la lingua di uno dei due sembra ingarbugliata. Egli ha un modo di fare e di comportarsi del tutto suo. È certo che non può essere lasciato solo, perché da solo non ce la farebbe. Egli ha bisogno del fratello sano e il fratello sano vuole aiutare il fratello malato. Farebbe di tutto per lui. Da tempo registra i suoi gesti, i suoi movimenti, le sue bizzarrie, perché non può sopportare l'idea che suo fratello possa nascondere linguaggi che egli non riesce a comprendere. Per aiutarlo non ha altra strada che tentare di scoprire la logica di ciò che fa e di ciò che dice. Non si rassegnerà mai, sarebbe un'offesa alla propria intelligenza. Del resto il loro rapporto è così stretto che anche lui, in fondo, ha bisogno del fratello malato. Ha scoperto, per esempio, che quando questi entra in una storia, sembra felice. E allora, via, a raccontare storie. Ma le storie, purtroppo, si interrompono, si spezzano, perdono il capo e la coda e allora si entra nel mondo delle piccole cose quotidiane, nelle certezze degli oggetti presenti.

La vita nell'appartamento porta a stabilire delle relazioni che sembrano quasi piccoli rituali o, volendo, un gioco. Lo spettacolo racconta la storia del rapporto tra i due fratelli. Il linguaggio è semplice, poetico, intensamente emotivo: movimenti danzati, brani di storie conosciute, gesti come espressione di desideri e scambi di intenzioni. L'omonimo libro di Carmelo Samonà, Fratelli, ci ha spinti a compiere un viaggio nel mondo delle relazioni umane, ad esplorare zone non ancora conosciute ma che pure ci appartengono da sempre. Un viaggio sui sentieri che portano a cercare l'altro, il diverso, senza stancarci mai. A cercarlo, anche se ci sembra già di averlo trovato.

Per info
Biglietti: intero € 10,00 – ridotto € 8,00
Per informazioni: Teatro Erbamil
Tel. 035.573876 – 347.7336567
E-mail [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA