Le ballate di James Maddock
da New York a Nembro

Giovedì 13 dicembre vale la pena affrontare l'ignoto (invece chi sa, già pregusta il concerto) e fare un salto all'Auditorium Modernissimo di Nembro ad ascoltare James Maddock. Inglese di Leicester trapiantato a New York, ci porterà le sue ballate.

“Wake up and dream”, svegliati e sogna. La canzone di James Maddock, title track dell'omonimo album della consacrazione uscito l'anno scorso, potremmo affettuosamente dedicarla ai culturalmente pigri, coloro che a uno spettacolo chiedono la certezza del già conosciuto, esitando invece di fronte alla proposta inedita. Ma la sera di giovedì 13 dicembre vale la pena affrontare l'ignoto (invece chi sa, già pregusta il concerto) e fare un salto all'Auditorium Modernissimo di Nembro.

Ad ascoltare proprio il signor Maddock. Inglese di Leicester trapiantato a New York, ci porterà le sue ballate sincere, storie di vita, di amore e fragilità, cantate con quella voce roca che in “Like an old song” ci rimanda al Rod Stewart degli esordi solistici, ma percorse nei solchi tracciati da Bruce Springsteen e Van Morrison e prima ancora dal maestro Bob Dylan (cui tutti devono sempre qualcosa). Chitarra acustica, cuore e calore, anche un po' alla Ray LaMontagne o alla Steve Forbert. Maddock – al debutto discografico nel 1999 con i Wood - ha ridato fiato (e whiskey) alla canzone d'autore metropolitana.

Ed «era dal tempo del miglior Ryan Adams che non si sentivano canzoni così», commentò Mauro Zambellini sul mensile Buscadero salutando entusiasta “Wake up and dream”. Mentre Vin Scelsa, giornalista di New York, e quasi vicino di casa, due anni prima aveva scritto che «il talento di James Maddock ha una qualità fuori dal tempo che può dividere solo con i più grandi songwriter. La sua musica tocca l'anima».

Ci lasceremo accarezzare volentieri, tanto più che sarà accompagnato da un altro chitarrista, nientemeno che David Immergluck, “prestato” dai Counting Crows, da vent'anni una delle band americane più accattivanti e famose. I due, quando sono insieme, si fanno chiamare Jimmy & Immy. Una bella coppia e Maddock è abituato a dare il meglio di sé dal vivo.

Apriranno la serata i bergamaschi Sandcake (ne siamo curiosi), poi in sala sembrerà di essere alla Rockwood Music Hall, il locale cult del Village dove suona spesso Maddock e dove ha registrato il live del 2011 che in buona parte risentiremo al concerto di Nembro e inaugurerà la seconda edizione di “America allo specchio”, un cartellone di tre serate (seguiranno, all'auditorium del parco Montecchio di Alzano Lombardo, Willie Nile il 12 genniao e Steve Wynn & Chris Cacavas l'8 febbraio) da leccarsi i baffi con i tempi di crisi che corrono.

Orario e biglietti
Il concerto che, preceduti dai Sandcake, James Maddock e David Immergluck terranno all'Auditorium Modernissimo di Nembro (piazza della Libertà), giovedì 13 dicembre, comincerà alle 20,45. Il biglietto d'ingresso costa 12 euro. Organizzano Geomusic e Al Vecchio Tagliere, con la collaborazione dei Comuni di Nembro e Alzano Lombardo. Info: www.geomusic.it e www.alvecchiotagliere.it.

Andrea Benigni

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