Il Salmeggia
esposto a Brera

È di una bellezza classica la «Deposizione dalla Croce» del bergamasco Enea Salmeggia, che nel 1802 lasciò Bergamo per Brera praticamente per scopi soprattutto didattici: essere modello di pittura agli studenti dell'Accademia.

È di una bellezza classica la «Deposizione dalla Croce» del bergamasco Enea Salmeggia, che nel 1802 lasciò Bergamo per Brera praticamente per scopi soprattutto didattici: essere modello di pittura agli studenti dell'Accademia.

Ora finalmente la bella pala d'altare di San Leonardo, eseguita nel 1602, è stata finemente restaurata grazie al sostegno di Pirelli attraverso l'associazione Amici di Brera, e resterà esposta, in modo permanente, in pinacoteca (via Brera 28; orario: 8,30-19,15, da martedì a domenica, chiuso lunedì, info: www.brera.beniculturali.it).

«L'arte del Salmeggia parla un linguaggio universale e questo dipinto è uno dei suoi capolavori», commenta Mariolina Olivari, vicedirettore della Pinacoteca di Brera, autorevole storica dell'arte, studiosa di arte lombarda nonché docente di teoria e tecnica del restauro in Cattolica. «L'intervento è durato qualche mese ed è avvenuto a cura di Nicola Restauri, una prestigiosa famiglia piemontese di restauratori. Il dipinto era sporco; presentava dei sollevamenti, delle piccole cadute, ma quasi "miracolosamente" è ancora in prima tela: non è mai stato foderato».

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