Il Parco dei Colli di Bergamo:
vinta la scommesa di 40 anni fa

L'incontro, che anche questa volta ha visto la partecipazione di un pubblico molto numeroso, è stata l'occasione per conoscere la realtà del Parco dei Colli: la storia, le caratteristiche, le finalità e le competenze, i progetti realizzati, le prospettive per il futuro.

L'incontro, che anche questa volta ha visto la partecipazione di un pubblico molto numeroso, è stata l'occasione per conoscere la realtà del Parco dei Colli: la storia, le caratteristiche, le finalità e le competenze, i progetti realizzati, le prospettive per il futuro.

Franco Cortesi, presidente del Parco alla sua istituzione, ha evidenziato come quella che sembrava una scommessa difficile, sia oggi una scommessa che si può dire vinta: è una realtà ormai acquisita quella che vede i comuni organizzarsi sotto la guida della Città, nella convinzione che non deve esserci dicotomia fra città e territorio, fra una città dinamica e l'ambiente che l'accoglie. Ma la cittadinanza e le istituzioni faticano ancora a far propria una risorsa culturale così importante, tanto è vero, ha sottolineato, che il Parco non compare nel progetto "Bergamo capitale europea della cultura".

Nella sua densa relazione Lucio Marotta, attuale presidente, ha illustrato l'organizzazione e gli scopi di questa Istituzione: la salvaguardia del territorio dai pericoli della speculazione edilizia, la tutela e il recupero del prezioso ambiente naturale e della biodiversità, la realizzazione di tutto ciò che è utile per promuovere la conoscenza e la fruibilità del Parco.

I progetti completati e quelli ancora in fase di studio o di realizzazione sono stati presentati da Francesca Caironi, responsabile dell'area tecnica. Acuto e puntuale il coordinamento di Fulvio Adobati che ha sottolineato come tutti gli interventi abbiano evidenziato l'importanza del Parco come risorsa, anche sotto il profilo economico, e la necessità di rendere fruibile questa ricchezza attraverso la sua valorizzazione turistica.

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