Masterchef, Cerea:
Difficile la semplicità

Enrico «Chicco» Cerea, chef e patron del ristorante «Da Vittorio» a Brusaporto, tre stelle Michelin, farebbe volentieri il giudice a Masterchef, e in questa edizione ha preso parte alla striscia pomeridiana del programma, presentando un paio di sue ricette.

Enrico «Chicco» Cerea, chef e patron del ristorante «Da Vittorio» a Brusaporto, tre stelle Michelin, è il primogenito del compianto Vittorio e - con l'aiuto della numerosa famiglia Cerea - porta avanti con successo l'eredità del padre. Farebbe volentieri il giudice a Masterchef, e in questa edizione ha preso parte alla striscia pomeridiana del programma, presentando un paio di sue ricette.

Le è piaciuto il programma?
«Per quello che sono riuscito a vedere sì. Certo, non mostra tutti i sacrifici che deve affrontare chi fa il nostro mestiere, la rinuncia alle festività, agli hobby, alle serate in famiglia. Però è molto ben fatto e dà lustro agli chef che vi prendono parte. Avevo partecipato ai casting ma non sono stato scelto».

Carlo Cracco giudice come le è sembrato?
«Lo conosco da una vita e recita bene il suo ruolo. Diciamo che è autentico al 60%, per il resto fa bene la parte del burbero, serioso e mai contento».

Cosa pensa di Tiziana, la vincitrice?
«Mi è sembrata molto preparata, appassionata, con un modo di fare magari non simpatico, ma è il suo carattere. Credo che la sua intelligenza sia emersa anche nelle sue ricette, così come la capacità di dominare l'ansia».

Il consiglio che darebbe a un aspirante Masterchef?
«Regola numero uno: non complicarsi la vita. La semplicità è una delle cose più difficili».

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