Gli stretti legami fra jazz e cinema 
Una rassegna di film con Lab80

Mentre cresce l'attesa per i concerti al Teatro Donizetti e in altri luoghi della città, la XXXV edizione di Bergamo Jazz getta un significativo sguardo sui legami fra jazz e cinema con Jazz Movie, rassegna di film organizzata in collaborazione con Lab 80.

Mentre cresce l'attesa per i concerti al Teatro Donizetti e in altri luoghi della città, la XXXV edizione di Bergamo Jazz getta un significativo sguardo sui legami fra jazz e cinema con Jazz Movie, rassegna di film organizzata in collaborazione con Lab 80.

La serie di proiezioni, fortemente voluta da Enrico Rava, direttore artistico di Bergamo Jazz, si svolgerà nelle serate di mercoledì 20 e giovedì 21 marzo all'Auditorium di Piazza della Liberta (inizio proiezioni ore 21; ingresso 5 Euro, soci Lab 80 4 euro). Nell'insieme verranno proposte quattro pellicole, tra cui due originali omaggi ad altrettante importanti figure storiche del jazz quali Chet Baker e Tony Scott.

Questo il programma delle proiezioni nel dettaglio:
- Mercoledì 20 marzo
Let's Get Lost di Bruce Weber, USA, 1988, 119'
La storia di Chet Baker raccontata da Bruce Weber, famoso fotografo di moda che ha scelto di autofinanziare questa sua impresa cinematografica, vero atto d'amore nei confronti di un grande musicista e uomo dalla vita sofferta, drammaticamente segnata dalla tossicodipendenza. Let's Get Lost è un ritratto appassionato e commovente ma anche lucido e non reticente: l'esclusione della morte di Chet Baker, avvenuta nel 1988 e non inclusa nel film, è una scelta di pudore da parte dell'autore.
C'è anche una breve sequenza tratta da Urlatori alla sbarra (1960), film di Lucio Fulci del 1960, nel quale compaiono anche Mina e Celentano.
- See The Music di Theodor Kotulla, Germania, 1971, 54'
Proiettato durante la mostra “ECM – A Cultural Archaeology”, allestita a Monaco di Baviera nei mesi scorsi, See The Music è un raro documentario che ha come protagonisti il sassofonista Marion Brown e il trombettista Leo Smith insieme a Manfred Eicher (contrabbasso), noto come deus ex machina della ECM, e Thomas Stöwsand (violoncello), fondatore dell'agenzia Saudades Tourneen. Il gruppo (completato dal percussionista Fred Braceful) viene ripreso in concerto e durante le prove dello stesso. Il filmato propone anche interviste a Brown e Smith che si soffermano sugli aspetti fondamentali dell'improvvisazione.

Giovedì 21 marzo
- Io sono Tony Scott, ovvero come l'Italia fece fuori il più grande clarinettista jazz di Franco Maresco, Italia, 201, 128'
Documentario dedicato a una autentica leggenda del jazz: Anthony Joseph Sciacca, nato nel New Jersey nel 1921 e morto a Roma nel 2007, è stato uno dei più importanti clarinettisti di tutte le epoche stilistiche del jazz. Suonò con Charlie Parker, Billie Holiday e Bill Evans. Il suo spirito nomade lo portò a girare per il mondo, anche in Estremo Oriente, dove sentiva di poter trovare le risposte che la sua musica non era più in grado di dare. Tony Scott è stato dunque un jazzista di razza ma anche un precursore di quelle contaminazioni diventate poi famose con la definizione di world music. Il film di Franco Maresco ne ripercorre con affetto sia la vicenda umana che artistica.
- Han Bennink In Bollate 2012 di Stefano Forlani, Italia, 34'
Seminari con gli alunni di una scuola musicale, incursioni tra i pendolari della stazione ferroviaria, la visita a una galleria d'arte, incontri musicali con Tullio De Piscopo e Mattia Cigalini: di tutto questo e altro ancora è stato protagonista Han Bennink durante tre giornate organizzate nel 2012 da Bollate Jazz Meeting. Ma il documentario è soprattutto il diario dell'incontro affettuoso fra il vulcanico musicista olandese e la comunità di una cittadina di provincia.


Per altre info www.teatrodonizetti.it

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