Jasmine Trinca, è nata una stella
Cinema italiano, qualità e quantità

Su 278 film programmati in prima visione nella stagione 2012/13 nei cinema di Bergamo, una cinquantina sono di nazionalità italiana, qualcosa che si avvicina al 20%. Non è poco, considerata la prevalenza assoluta dei film americani.

«Mamma mia!» come cantavano gli Abba: ricordate l'indiavolato film con Meryl Streep?. Il cinema italiano è in ascesa, non solo per quanto riguarda la quantità ma, soprattutto, la qualità. Poiché ormai la stagione cinematografica 2012-2013 può considerarsi virtualmente conclusa, facciamo un po' di conti, sia pure all'ingrosso.

Su 278 film programmati in prima visione in questo periodo nei cinema di Bergamo, una cinquantina sono di nazionalità italiana, qualcosa che si avvicina al 20%. Non è poco, considerata la prevalenza assoluta dei film americani. Quello che conta è che, tra questi, troviamo non pochi film di qualità indiscutibile, sia di registi affermati sia di registi esordienti o poco più.

Ci sbilanciamo? Ebbene sì. Cominciamo con «La grande bellezza» di Paolo Sorrentino, con l'inarrivabile Toni Servillo a zonzo per Roma. È lui il film che, anche se non ha vinto a Cannes, sta sbancando i botteghini, e che pure è da considerarsi tra i film di qualità come il discusso (e discutibile) «Bella addormentata» di Bellocchio.

Ma noi battiamo lo start con il sorprendente «L'intervallo» di Leonardo Di Costanzo, napoletano più noto in Francia che da noi, che illustra una vicenda claustrofobica con una proprietà di linguaggio assoluta. Per noi è il miglior film dell'annata. Un posto di riguardo merita il «Pinocchio» di Enzo D'Alò («La gabbianella e il gatto»), con musiche di Lucio Dalla, che non ha avuto il successo che meritava (speriamo nel dvd).

Ma non possiamo non ricordare, prima di tutto, «La migliore offerta» di Giuseppe Tornatore, al top sia come critica sia come pubblico, e poi «Il mio domani» di Marina Spada, con Claudia Gerini, «Un giorno devi andare» di Giorgio Diritti con l'appassionata Jasmine Trinca, «Tutto parla di te» di Alina Marazzi, «Miele», delicatissimo film di Valeria Golino, ancora con la trepida Jasmine, vera stella dell'annata cinematografica italiana.

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