Piero Brolis a 35 anni dalla morte
Il suo talento per l'arte sacra

Ricorrono i 35 anni dalla morte di Piero Brolis, indimenticabile artista bergamasco, nato nel 1920 e scomparso nel 1978 a 58 anni, sul quale continuano e si alimentano gli studi – soprattutto tesi universitarie – e sul quale si proietta la luce di illustri critici.

Ricorrono i 35 anni dalla morte di Piero Brolis, indimenticabile artista bergamasco, nato nel 1920 e scomparso nel 1978 a 58 anni, sul quale continuano e si alimentano gli studi – soprattutto in ambito di tesi universitarie – e sul quale si proietta la luce dell'attenzione,di illustri critici, di storici dell'arte, di musei e di eredi familiari (la moglie signora Franca Petteni, i figli Pierfranco, Gabriella e Silvia, con il marito di quest'ultima, Giuseppe Paravicini Bagliani, infaticabile raccoglitore di testimonianze sull'opera del suocero.

Brolis morì il 14 giugno 1978 a Bergamo, mentre era nel pieno fulgore del talento espressivo e stava preparando ulteriori opere di prestigio nell'arte sacra e in quella laica.

Brolis ha lasciato a Bergamo numerose opere. Ricordiamo per esempio il busto del beato Luigi Palazzolo, l'opera «La droga» oggi nel museo d'arte contemporanea di Luzzana, l'affresco «La Madonna della Campagna» nella chiesa della Valle del Fico a Chiuduno, i ritratti di Papa Giovanni XXIII, il «Ritratto di Franca» del 1946, «Icaro» del 1972, numerosi nudi femminili, la «Pietà» della Cappella Lumina.

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