Va in scena il mistero di Ustica
Ma il giallo passa anche da Orio

«Ci sono verità che non ho mai potuto dire. Pur intuendole, non potevano essere provate». Il mistero che a 33 anni di distanza in qualche modo avvolge la tragedia del DC 9 dell'Itavia esploso nei cieli di Ustica porterebbe anche a Orio.

«Ci sono verità che non ho mai potuto dire. Perché, pur intuendole e a volte intravedendole o addirittura vedendole chiaramente, non potevano essere provate sul piano giudiziario». Il mistero che a 33 anni di distanza in qualche modo avvolge la tragedia del DC 9 dell'Itavia esploso nei cieli di Ustica è tutto nel libro del magistrato Rosario Priore («Intrigo internazionale», ed. Chiarelettere 2010).

Ed è alla base del progetto teatrale «I-TIGI Canto per Ustica», che i giovani dell'Oratorio San Giorgio di Bonate Sotto porteranno in scena, con autonoma produzione, il prossimo 27 giugno alle 20.45 in piazza Duca d'Aosta a Bonate Sotto, nell'anniversario della strage. A guidare la compagnia teatrale di Bonate Sotto sarà Omar Rottoli, 36 anni.

«Fra le carte del processo – segnala Rottoli – c'è un particolare inquietante che riguarda Bergamo. Una ricostruzione del disastro ipotizza un caccia militare "nascosto" nel cono d'ombra del Dc 9 Itavia. Una pratica che avrebbe portato questo velivolo (identificato negli atti come "amico" con la sigla LG461) a nascondersi per un paio di minuti anche sotto un altro volo Itavia, partito da Orio e diretto a Roma. Il "caccia mascherato" in alcune perizie viene indicato come obiettivo del presunto scenario di guerra».

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