L'Uomo Ragno abita in Città Alta
A un aracnide il nome del figlio

Ha chiamato il figlio Leonardo e ha dato lo stesso nome ad un aracnide scoperto in prima persona qualche tempo fa. Lui è Paolo Pantini, il conservatore degli invertebrati al Museo Civico di Scienze Naturali Caffi di Bergamo, nonché un aracnologo affermato.

Ha chiamato il figlio Leonardo e ha dato lo stesso nome ad un aracnide scoperto in prima persona qualche tempo fa. Lui è Paolo Pantini, il conservatore degli invertebrati al Museo Civico di Scienze Naturali Caffi di Bergamo, nonché un aracnologo affermato.

Leonardoi è la sua scoperta, ma al mondo ci sono migliaia e migliaia di ragni e più di quarantatremila specie, solo in Italia quasi millesettecento, più della metà delle quali è rappresentata negli archivi del Museo Caffi, che possiede una collezione di circa ventimila esemplari, riconducibili ad un migliaio di varietà. Un perfetto spider-censimento, che comunica informazioni, toglie curiosità e sfata falsi miti.

«L'uomo non viene mai visto come una preda, diciamo che non fa parte della dieta – sorride Pantini –. Per trovarsi di fronte ad un pericolo, occorre un morso accidentale, di una particolare specie che sia dannosa all'uomo: direi che è quasi più rischioso attraversare la strada sulle strisce pedonali».

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