«I Teatri dei Bambini», ultima data
In scena un omaggio a Bruno Munari

Mercoledì 31 luglio ultimo appuntamento della rassegna «I Teatri dei Bambini Estate», promossa dal Comune di Bergamo nell'ambito di Bergamo Estate. In scena lo spettacolo «Di sasso in sasso», omaggio a Bruno Munari.

Mercoledì 31 luglio ultimo appuntamento della rassegna «I Teatri dei Bambini Estate», promossa dal Comune di Bergamo nell'ambito di Bergamo Estate e a cura di Associazione ARTS in collaborazione con Sezione Aurea e Lab80 e con il sostegno di Fondazione della Comunità Bergamasca e di Credito Bergamasco.

La manifestazione che ha luogo nel cortile della Biblioteca Ciro Caversazzi di via Torquato Tasso 4, all'interno dell'arena estiva allestita da Esterno Notte, ha riscosso un buon successo. La rassegna offre alla città spettacoli di teatro d'attore e di narrazione, teatro d'animazione e di figura, clownerie e musica dal vivo dedicati al pubblico dei più piccoli e alle loro famiglie.

La novità della merenda «Pane&Fantasia» proposta alle ore 16 prima dello spettacolo, è stata apprezzata dalle famiglie: si tratta di un momento non solo conviviale, ma anche una preziosa occasione per proporre tempo e spazio dedicati ai libri per l'infanzia. L'ingresso a posto unico costa 4 euro, mentre la merenda è a offerta libera con raccolta fondi in favore di Fondazione della Comunità Bergamasca, sostenitrice della rassegna. 

Mercoledì lo spettacolo «Di sasso in sasso» sarà messo in scena della Compagnia Erewhon Teatro d'attore e d'oggetto. Rimanere di sasso questa volta non vuol dire rimanere senza parole: i sassi ne hanno di storie da raccontare. Se li guardi e li riguardi da vicino, li puoi leggere. Te le suggeriscono la forma unica e irripetibile di ognuno, i colori, la materia, i segni e i disegni che portano: storie di strade, di cuori, di montagne, di viaggi, di personaggi buffi o paurosi, storie affascinanti fatte… di una montagna di sassi!

Questo spettacolo vuole essere un omaggio a Bruno Munari e al suo libro «Da lontano era un'isola» dove, con la sua giocosa leggerezza, ci porta in un mondo magico, anche se fatto di cose «normali», quotidiane che diventano speciali perché... basta guardarle con gli occhi di un bambino.

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