Ghislandi e il «ventricolo sinistro»
A Seriate serata di cabaret

È la voce della sua coscienza. Quella che esce da una valigia rossa, al grido d'aiuto «soffoco soffoco, ma esco solo con un applauso». Quella che dice le malefatte del paese usando l'ironia. Da oltre trent'anni il pupazzo Sergio è la maschera dietro la quale Pietro Ghislandi nasconde se stesso.

È la voce della sua coscienza. Quella che esce da una valigia rossa, al grido d'aiuto «soffoco soffoco, ma esco solo con un applauso». Quella che dice le malefatte del paese usando l'ironia. Da oltre trent'anni il pupazzo Sergio è la maschera dietro la quale Pietro Ghislandi nasconde se stesso.

«Come Arlecchino o un giullare, denuncia i problemi amplificandone i difetti con battute riferite al contesto cittadino, dove si allestisce il varietà», commenta il ventriloquo, in scena venerdì 9 agosto alle 21 nella tensostruttura della Biblioteca civica G. Gambirasio, in via Italia 58, per la rassegna «Se…state a Seriate», promossa dall'Assessorato alla Cultura.

Sul palco Ghislandi porterà il cabaret – ventriloquo «Il ventricolo sinistro», titolo nato da una battuta e parola storpiata, appositamente, da Sergio, che guardando il comico Ghislandi negli occhi, dice: «Sei il mio ventricolo sinistro, quello del cuore. Sei parte della mia anima», riferisce l'attore. E aggiunge: «Nel cabaret spesso comico e spalla si scambiano. E quello che dice un pupazzo sembra più credibile». Lo spettacolo prevede battute sul contesto seriatese, condite di ironia e improvvisazione.

Ghislandi chiamerà sul palco anche un paio di persone del pubblico che assumeranno il ruolo di pupo e pupa. Rigorosamente muti. A metterci la voce, ci potete scommettere, sarà lui. Che si definisce «l'artigiano della voce e del sorriso». Ha imparato a usare le corde vocali come ventriloquo da autodidatta. Primi passi sul palco del Teatro delle Grazie. Sin da bambino si divertiva a imitare attori famosi, non a caso, nello show si ascolteranno anche saluti alla Totò o battute a La Linea, personaggio protagonista dei caroselli di Lagostina ideato da Osvaldo Cavandoli.

L'attore debuttò in televisione con la trasmissione Fantastico 7, «trampolino di lancio –ammette- per la visibilità nel mondo del cinema, come attore comprimario nel ruolo del caratterista». Ghislandi ha appena terminato le riprese nell'ultimo film di Claudio Bisio dal titolo «La gente che sta bene» che uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo autunno / inverno.

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