«Il centro e la circonferenza»
Sul palco ben 19 compagnie

Non più una notte soltanto, ma tutta la settimana. Il festival «Il centro e circonferenza», curato dal Teatro Tascabile, propone anche quest'anno la «notte bianca» del giovane teatro: l'iniziativa, intitolata «Per amore o per forza», riscosse un'eccezionale successo lo scorso anno. Ora torna, tra sabato e domenica prossimi. Ma con una novità: più date a corollario e più spazi, per garantire ai gruppi selezionati le migliori condizioni e la maggiore visibilità. Il risultato è un vero festival nel festival: 19 compagnie e 19 spettacoli, 35 repliche, 2 concerti, 2 seminari e un film documentario, al Polaresco, Chiostro di S. Francesco, Sede del Ttb e Teatro Sociale.

Basterebbero queste cifre a dimostrare l'importanza dell'iniziativa, organizzata dalla «divisione didattica» del Ttb (l'Accademia delle Forme Sceniche), con Ufficio Giovani e Ufficio Pace del Comune di Bergamo. In più c'è un testimone d'eccezione: Franco Ruffini, uno dei più importanti storici di teatro, che terrà il laboratorio «Due punti, una retta» (29 maggio, Polaresco, 15.30-18.30) e incontrerà «One-to-one» tutti i gruppi (il 31 al Polaresco, dalle 15.30). E c'è un maestro come Cesar Brie, che seguirà i lavori, presenterà il documentario «Humillados y ofendidos» (il 29 al Polaresco, alle 20.45) e chiuderà la «notte bianca», alle 6 del mattino del 31 maggio, al Teatro Sociale, con il suo «Il mare in tasca».

Tutto questo parte domani sera, martedì, al Chiostro di S. Francesco, dove il Teatro Caverna riambienta il recente «Or Not to Be» (16.30 e 19), con repliche mercoledì (16.30 e 21) giovedì e sabato (11.30 e 23). Questi i gruppi, tra professionisti, semiprofessionisti e amatori: I Baluns, Teatro Oratorio S. Tomaso, Araucaima Teater, Circo dei Monelli, Compagnia dell'Invidia con Teatro Ebro, Delirium Tremens, Lavori in Corso, Elledi, Teatrandum, Burlatti, Azulejos, Città di Vetro, Progetto Nur con Coralie e Singolare Plurale, Francesca Minutoli. Si aggiungono la jazz band Corde Locali e il Teatro de los Andes di Cesar Brie.

L'effetto d'insieme, anche a uno sguardo preventivo, è notevole. «Per amore o per forza» tasta il polso a quel che si muove sul territorio, lo propone al pubblico e lo sottopone ai maestri. C'è anche un momento di solidarietà: l'associazione Artisti Aquilani (che ha ricominciato ad operare appena dopo il terremoto) presenterà il suo progetto («Terre d'aria») e raccoglierà fondi.

Info: www.centrocirconferenza.org, tel. 035-242095, o [email protected], tel. 035-399625.

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