Il cinema è in Città Alta
La star è Valentina Cortese

Con i suoi due concorsi («Sottoventi» e «Cinema d'Arte»), i film fuori concorso, l'omaggio a un Paese ospite (quest'anno il Brasile) e tanti altri eventi, il Festival internazionale del Cinema d'Arte Premio «Le Mura d'Oro», riaccende i suoi schermi da venerdì 17 a sabato 25 luglio, in piazza Mascheroni in Città Alta (l'ingresso alle serate e alle proiezioni è gratuito). L'ottava edizione del Festival si aprirà alle 21.15 con una serata speciale dedicata all'assegnazione del premio alla carriera all'attrice di teatro e cinema Valentina Cortese. Alla premiazione - alla quale presenzierà anche il presidente della giuria, Vittorio Sgarbi, che anticipa di un giorno la sua presenza a Bergamo, contrariamente a quanto pubblicato sul programma - seguirà la proiezione del film di François Truffaut Effetto Notte, interpretato nel 1973 da Valentina Cortese, insieme a Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset e lo stesso Truffaut che interpreta il regista protagonista del film che gli valse il Premio Oscar.

Anche la serata successiva, sabato 18 (inizio ore 21.15), sarà speciale. Intitolata «Visioni di Lombardia. Le città lombarde e il cinema d'autore», metterà a confronto alcune personalità della cultura, della politica e del giornalismo per raccontare la Lombardia. Tra i presenti Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia; Vittorio Feltri, direttore del quotidiano Libero, Luca Vegini Viscardi, direttore dei programmi di Radio Number One, e don Antonio Mazzi, presidente della Fondazione Exodus. A seguire, verrà presentato il film di Carlo Lizzani La vita agra.

Ogni anno il Festival punta il suo obiettivo su un Paese: quest'anno il Paese ospite è il Brasile che scopriremo domenica 19 (ore 21.15), grazie alla presenza di José Viega Filho, ambasciatore del Brasile in Italia, e di Luiz Enrique Fonseca, console del Brasile in Italia. Al loro incontro seguiranno uno spettacolo musicale e la proiezione del film Il dio biondo e il diavolo nero di Glauber Rocha.

Da lunedì (ore 21.15) il via alle proiezioni del film dei due concorsi: «Cinema d'arte», «concorso internazionale destinato ad accogliere pellicole che eleggono protagonisti i temi e le immagini del mondo dell'arte, in cui le varie espressioni artistiche sono evocate per descrivere un'epoca, per costruire un documento psicologico o di costume, per interpretare il mondo di un artista, per fissarne un ritratto critico-estetico», e «Sottoventi», «dedicato ad opere a tema libero dalla durata massima di venti minuti; cortometraggi, mediometraggi, film d'animazione, film di ricerca in cui concisione ed efficacia narrativa accompagnino una perfetta sintesi di forma e contenuto».

Le proiezioni dei film dei due concorsi proseguiranno anche nelle serate di martedì e di mercoledì, i film saranno valutati da una giuria presieduta dal critico d'arte Vittorio Sgarbi e composta da Achille Frezzato, Roger Antony Fratter, Davide Pulici, Marco Cacioppo e Giovanna Zarbà. La giuria dovrà assegnare i tre premi per ogni concorso più un premio speciale per ciascuna delle due sezioni. In più verrà assegnato un premio speciale dalla commissione nazionale per l'Unesco. Nelle due serate successive (giovedì 23 e venerdì 24) si svilupperanno gli incontri tra cinema e teatro e cinema e arti virtuali. Gran finale sabato sera con le premiazioni dei vincitori, cui seguirà la proiezione del film di Raul Ruiz Klimt, biografia romanzata del pittore austriaco Gustav Klimt interpretato sullo schermo da John Malcovich. Come si vede, anche quest'anno il Festival ha messo molta carne al fuoco dando la possibilità allo spettatore di spaziare, oltre che tra i film del concorso che occupano tre sole serate, in altri ambiti e altri orizzonti legati in qualche modo all'universo cinematografico. L'ormai ex presidente del Festival, Claudia Sartirani, che ha lasciato l'incarico per assumere quello di assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, scrive nell'introduzione al catalogo che il Festival sarà «un mosaico di idee, emozioni, stimoli che serviranno per nove giorni a dare una speciale atmosfera alla intrigante architettura di Città Alta. Il Festival parla di qualcosa che non ha età, qualcosa di sempre attuale, l'arte».

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