In cinquemila a Brembate
per l'amarcord di Max Pezzali

I più grandi successi degli 883 sono stati i protagonisti della serata dedicata a Max Pezzali a Brembate Sopra. Il cantante pavese ha rivissuto insieme ai numerosi fan presenti (secondo gli organizzatori le presenze sfioravano quota 5 mila) tutti i pezzi storici targati anni 90’.

Come ogni star che si rispetti Max Pezzali si è fatto attendere più di una mezz’ora rispetto all’orario previsto prima d’iniziare lo spettacolo, che non ha però lasciato delusi i presenti. Un vero tuffo nel passato per tutte le generazioni cresciute negli anni '90 proprio con la sua musica: tra la folla anche tanti genitori con figlioletti al seguito.

Dopo un inizio concentrato sulle canzoni degli ultimi album, quelli che vedono ormai Max presente sui palchi italiani senza la storica »etichetta” 883, lo storico leader del gruppo si rituffa nel passato presentando al pubblico brembatese una serie di brani a dir poco familiari. Si ritorna dunque negli anni '90 con “Nessun rimpianto” prima di passare alla memorabile “La regina del Celebrità” dove Max Pezzali parla di una gioventù ben diversa da quella odierna, descrivendo le prime volte in compagnia alla domenica pomeriggio in una discoteca pavese, da cui la canzone prende il titolo.

Un’emozione dietro l’altra, un tuffo nel passato targato 883: “”La dura legge del goal” dove la vita di tutti i giorni, fatta di gioie e sacrifici, è paragonata a una squadra calcistica che “non molla mai”; “La regola dell’amico”, “Nord Sud Ovest Est” ,“Come Mai”.

Spicca “Hanno ucciso l’uomo ragno” il primo vero successo datato 1992 e targato 883. Max rivive la sua giovinezza in “Con un deca”, quando ancora la lira segnava la vita degli italiani e i giovani sognavano di fuggire “da questa città!”.

Si avvicina il finale e Max non può fare a meno di ringraziare il pubblico presente, a partire da quello femminile, davvero numeroso, con una romantica “Sei fantastica”. “Quello che capita” sembra il preludio finale, una canzone che, dato il ritmo particolarmente soft, non si presta per concludere un concerto: infatti Max, insieme alla band, risale subito dopo sul palco per il gran finale.

“Un giorno così”, storie di motociclette e bambini che salutano al loro passaggio, riempie d’entusiasmo il pubblico che passa le transenne e si piazza davanti al palco. Seguono “Sei un mito” e “Chiuso in una scatola”: canzoni simbolo del passato e del presente a testimonianza di una serata speciale.

Simone Masper

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