Presentazione a Malpaga
del cd con Bepi e Ardenghi

Album al vernacolo, scanzonato e solidale: «Bù come 'l pà». Farcito di dialetto, ora che la lingua locale è da prima pagina, accompagnato da una buona dose di blues, swing, rock, metal, beat anni Sessanta e folk di musicisti rigorosamente Doc, canta le gesta del bergamasco, i suoi usi, costumi e vezzi.

Il cd verrà presentato ufficialmente venerdì 21 agosto alle 20, alla XXII sagra «Due Castelli in festa» di Malpaga. Come ospiti: Bepi & the Prismas e Osvaldo Ardenghi. I quattordici brani sono un revival vernacolare di alcuni chansonnier locali, o meglio delle «us» nostrane, legate a epoche e generi musicali differenti, unite per la «prima grande compilation orobica… ed è tutta per beneficenza», come recita il sottotitolo.

L'idea nasce da Isacco Sacco, a tempo perso voce dei Manowal, per aiutare le missioni africane dei missionari passionisti della Basella d'Urgnano. Immancabile la partecipazione di Bepi & the Prismas, con l'inedita versione swing di Mao 'll' umidità: «canzone popolare dal genere musicale stiloso. Uno stridere che mi piace», spiega il rocker di Rovetta.

«Da cantante dialettale potrei trarre vantaggio da questa moda del dialetto - spiega il Bepi -. Bergamo e l'Italia potrebbero apprezzarlo, contro il pregiudizio dialetto uguale ignoranza. Dopo averlo denigrato, se ne potrebbe capire il pregio, non i difetti. Ma ci vorrà tempo per riscoprirlo. È utile investire nelle sue diverse forme d'arte, quali canzoni, balli e commedie dialettali, il resto, come telegiornali in dialetto o materia di scuola, non credo servirà a salvarlo. Mi sembra piuttosto qualcosa di grottesco, un fuoco di paglia, una ricerca affannosa delle proprie radici in un'epoca di globalizzazione imperante».

Tra le formazioni, I Gioppini. Gruppo internazionale folkloristico dei primi del Novecento, è cantastorie di balli e musiche popolari colorate da personaggi della tradizione, per Cansù d'öna olta, a cui fa eco la storia amorosa de La me murusa ègia del coro del Ducato di Piazza Pontida che, con Aspan panificatori bergamaschi, patrocina il cd.

Al Noter de Bèrghem, intonato da cori folk, fa il verso il rap genuino, mescolato al blues, di Hè L'è Hö L'è Hö di Peter Barcella, tra i primi, a metà anni Ottanta, a diffondere una canzone in bergamasco su frequenze televisive e radiofoniche nazionali. Si riscopre poi il beat bergamasco anni Sessanta del gruppo I Chiodi in I ae, ovvero «Le api». C'è anche «L’è de ‘Lbì» di Luciano Ravasio.

Per Isacco Sacco «il cd è la prima tappa di Progèt: Bu' come 'l pà, legato ad altre iniziative (www.bucomelpa.it) per sostenere i missionari della Basella d'Urgnano nella costruzione di forni per il pane nei villaggi di Tanzania e Kenya».

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