Gli ex voto: ritratti della fede
in mostra al museo Bernareggi

Secoli di fede, di vicende personali e collettive, ritratti di vita quotidiana e di cambiamenti economico-sociali. È il variegato mondo che riaffiora dagli ex voto, collocati nei secoli in ringraziamento per una grazia ricevuta: in passato spesso osservati con sufficienza, oggi sono considerati testimonianze sulla fede e sulla pietà popolare di sterminate generazioni di cristiani.

Numerosissimi ex voto sono collocati anche nei tanti santuari mariani che costellano la nostra diocesi: in alcuni di essi in anni recenti sono stati sottoposti a restauro e suddivisi nelle diverse epoche cronologiche, come è stato fatto per esempio nei santuari di Ghisalba e di Altino.

Grazie a queste semplici tavole, le pareti dei santuari narrano secoli di fede, sofferenze, malattie, disgrazie, crisi e dolori risoltisi felicemente con l’intervento dei santi e soprattutto della Madre di Dio, mossa a compassione dalle vicende dei suoi figli.

Eugenio Cefis, partigiano dell’Ossola, comandante della Divisione Valtoce, poi «grand commis» della Prima repubblica tra un affare internazionale e l’altro iniziò a raccogliere, nelle campagne del suo Piemonte orientale, ex voto a decine, poi a centinaia: una parte li ha lasciati al Museo del Paesaggio di Pallanza, sul Lago Maggiore, un’altra al nostro Museo diocesano, che espone in permanenza nelle sue sale un assaggio della preziosa collezione.

Su L'Eco di Bergamo del 2 ottobre due pagine dedicate a questi ritratti della fede, all'interno della sezione «Vita della Chiesa» che torna dopo la pausa estiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA