Addio al cantore del dialetto bergamasco
Morto il poeta e storico Umberto Zanetti

Una breve malattia l’ha strappato agli affetti dei suoi cari: la città di Bergamo perde il suo cantore. I funerali si svolgeranno lunedì 17 settembre alle 10 nella parrocchia di Sant’Anna in città.

Umberto Zanetti se n’è andato. Una malattia breve l’ha strappato nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 settembre agli affetti dei suoi cari, della sua famiglia, ma anche alla profonda amicizia di tutti gli amici e le amiche che la sua passione per la cultura aveva saputo raccogliere intorno a sé. Poeta, prosatore, saggista, autore di almeno sessanta opere monografiche, tra saggi storici, di cultura popolare, libri d’arte, Umberto ricordava sempre di essere stato prima di tutto un dirigente pubblico, un amministratore che aveva fatto bene e con onestà il proprio lavoro. E con la stessa onestà, con la stessa passione - «indomita» avrebbe detto lui – ha dedicato tutto il suo tempo, tutte le sue risorse allo studio della sua amatissima Bergamo, della sua storia, dei suoi grandi e piccoli personaggi, degli aspetti più umili della cultura popolare, i volti, i mestieri, le vecchie botteghe. A guidarlo, nella ricerca delle leggende delle nostre valli così come nella grande Storia, è sempre stato l’amore tutto speciale per la lingua bergamasca, per il dialetto che non era quello della madre, mantovana, ma quello parlato dagli amici conosciuti nei primi giochi per le strade della città. Da ricordare i due fortunatissimi volumi di «Bergamascando» e «Bergamascamente» di cui l’autore parla in questa intervista a «Bergamo Tv».

Ma è nelle poesie in dialetto che Umberto ha saputo dare i frutti più preziosi, in quella «cà de sass», la casa di sassi che erano i suoni aspri e impervi del suo dialetto, fatto di parole altre «i ótre paròle», che nessuno come lui ha saputo modulare in tutte le tonalità possibili, rendendole dolcissime nei sonetti e pungenti e aspre nelle sue invettive. Ci saranno tempi e modi più adeguati di queste poche righe per ricordare il suo lavoro all’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, per il Centro Studi Tassiani e tutti gli scritti e gli studi che gli sono valsi premi e riconoscimenti, come le medaglie d’oro per meriti culturali che gli furono assegnate dalla Camera di Commercio di Bergamo e dal Comune di Bergamo del 2009, coronate dalla nomina a Commendatore della Repubblica nel 2011.

I funerali si svolgeranno lunedì 17 settembre alle 10 nella parrocchia di Sant’Anna in città.

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