Alessio Boni è Don Chisciotte - Video
«Il coraggio di seguire i propri sogni»

Fino a domenica al Teatro Creberg per la stagione di Prosa della Fondazione Donizetti. Applausi scroscianti del pubblico. Lo abbiamo intervistato, guarda.

Lottare per i propri sogni e per amore senza altro fine, è questo che ha affascinato Alessio Boni, tanto da portarlo a realizzare un’impresa non certo facile, tradurre in poco meno di due ore un testo di 1400 pagine, Don Chisciotte di Cervantes. Un grande classico della letteratura mondiale che ha stregato miglia di lettori di tutte le generazioni. Avere il coraggio di lottare per i propri sogni e per l’amore, senza altri fini, è un’azione talmente rivoluzionaria da far sembrare chi lo persegue un pazzo. Ed è così anche oggi per i Don Chisciotte moderni che Boni riconosce in Eglantyne Jebb, fondatrice di Save The Children, Ilaria Cucchi, Peppino Impastato, Domenico Lucano, sindaco di Riace. Tutte figure poetiche che sono messe ai margini della società.

Sul palco salgono Alessio Boni e un Sancho Panza che spiazza da tanto è azzeccato, interpretato da una donna, l’attrice turca Serra Yilmaz, conosciuta per i film con Ferzan Özpetek. Molto suggestiva e poetica la scenografia; nonostante la semplicità risulta molto evocativa e sognante.Bellissimo e ingegnoso il meccanismo usato per far muovere il cavallo Ronzinante, realizzato dall’artigiano veneto Alberto Favretto, è azionato dall’interno da Nicolò Diana, erede di una nota famiglia marionettisti. Il risultato è talmente realistico ed espressivo da lasciare di stucco.

Liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra, adattamento Francesco Niccolini, drammaturgia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e Francesco Niccolini, regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi e Marcello Prayer, con Alessio Boni, Serra Yilmaz, Marcello Prayer. Produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo.

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