Ambria Festival a tinte reggae
Il 17 concerto gratuito di Jah Cure

Anche per l’edizione 2015 Ambria Music Festival si dimostra una delle realtà più interessanti tra le rassegne della provincia di Bergamo e non solo.

Il cast infatti prevede un’unica data italiana di uno degli artisti centrali della scena internazionale reggae; Jah Cure (venerdì 17 luglio). Amico di uno dei nomi di punta della scena (Capleton, che gli ha dato il nome d’arte, Jah Cure, appunto), conosciuto anche come the King of Lovers Rock and Roots Reggae, è nato e cresciuto a Kingston, nella stessa zona dove visse Bob Marley. Durante un breve periodo passato in carcere Jah Cure produsse diversi singoli, due dei quali («Jamaica» e «Longing For») divennero hit in Jamaica e non solo. Più tardi, ritornò in cima alle classifiche con «To Your Arms of Love», tratto dal quarto album, True Reflections...A New Beginning. Nel 2015 ha pubblicato il suo ultimo album, Jah Cure, riconfermandosi uno degli artisti più gettonati della scena reggae.

In ambito reggae, genere da sempre caro al festival di Ambria, si muove anche Raphael. Raphael Nkereuwe è nato e cresciuto a Savona, città in cui con i suoi Eazy Skankers è attivo nella scena reggae italiana dal 2002. Con la sua caldissima voce ha raggiunto obiettivi importanti (festival prestigiosi come Rototom Sunsplash Reggae) e il suo ultimo disco (Mind vs Soul), è stato pubblicato da pochi mesi non solo in Italia ma anche nel resto del mondo grazie alla collaborazione con la label tedesca Sentinel. Raphael aprirà il festival, venerdì 10 luglio.

Il giorno dopo (sabato 11) saliranno sul palco i Fratelli Calafuria che sostituiscono i Ringo Jets. I Fratelli Calafuria non sono mai stati una sorpresa, sin dal primo album. Sempre drittissimi con quel mix di rock, grunge, con un piede sul punk e l’altro sull’acceleratore. Anche nel caso di questo nuovo album «Prove complesse» la formula è sempre lì, con i loro testi surreali in cui la concatenazione, la rima e il suono delle parole vengono prima dell’apparente senso logico. Che i Calafuria ci sappiano fare dunque con un rock tanto lineare da essere quasi arcaico (distorsioni, sezione ritmica furiosa, ritornelli efficaci, struttura dei brani sempre regolare) non è una sorpresa; la loro caratteristica sta nel linguaggio sempre curioso e inaspettato, che confonde e stupisce per le singolari associazioni di immagini e parole che anziché risultare non-sense aprono la mente su nuove angolazioni e punti di vista, dove regnano curiosità e la necessità di un pensiero laterale, fuori dagli schemi di quello logico (e dominante).

Domenica 12 giugno è la volta di Giorgio Canali. Vecchia conoscenza per il festival di Ambria, il chitarrista dei CCCP e CSI ritorna ad Ambria con il suo solito look provocatorio, la sua fedele band (i Rossofuoco, tra cui spicca il batterista Luca Martelli, ormai batterista fisso dei Liftiba) e le sue canzoni di rock e elettroacustico con testi mai scontati, sempre maudit quanto basta per colpire diritto in faccia.

Come al solito il festival ha qualche giorno di pausa e riprende venerdì 17 come detto, con Jah Cure, e prosegue poi sabato 18 luglio con The Doors Experience, un interessante tributo ai Doors proposto da una band austriaca, per concludersi domenica 19 con il frizzante punk rock folk dei Rumatera, band veneta dai testi politicamente scorretti e gradevolmente demenziali.

L’inizio dei concerti è fissato alle 21,30 e l’ingresso è gratuito. Come tutti gli anni servizio di cucina tipica, pizzeria con forno a legna, bar e birreria. Per maggiori informazioni ecco il sito web della manifestazione.

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