Arte contemporanea e sacro
Giovedì studiosi in dialogo

È possibile oggi far dialogare l’arte e il sacro, sullo sfondo di una contemporaneità che pare rendere sempre più difficile tale relazione?

Michela Beatrice Ferri lo chiede ad alcuni studiosi e critici di storia dell’arte e a diversi protagonisti del panorama artistico contemporaneo che hanno lavorato in questo ambito. La Fondazione Adriano Bernareggi organizza l’incontro di presentazione del libro «Sacro Contemporaneo. Dialoghi sull’arte» (Ancora 2016) che si terrà giovedì 15 settembre alle ore 18,30 presso la Chiesa San Giovanni XXIII dell’Ospedale di Bergamo. Parteciperanno all’incontro: l’autrice Michela Beatrice Ferri, Micol Forti - direttore Collezione Arte Contemporanea Musei Vaticani e don Giuliano Zanchi - segretario generale Fondazione Adriano Bernareggi. A introdurre e moderare il dibattito sarà don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’Ufficio Beni Culturali e dell’Ufficio Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo.

Mai come oggi il mondo dell’arte appare distante dalla teologia e dalla spiritualità cristiana, dopo secoli in cui la Chiesa è stata un attore fondamentale dell’elaborazione estetica e anche della committenza di opere artistiche. Come si è arrivati a questa situazione? Siamo a un punto di non ritorno? Interpellando sul tema noti artisti e studiosi di storia dell’arte ed estetica, sono nati 19 dialoghi. La domanda trasversale che Michela Beatrice Ferri ha posto è come l’arte contemporanea, figlia di una tradizione più che millenaria, possa tornare a porsi in rapporto con il «sacro» cristiano, e come possa essere in grado di esprimerlo.

Quindi, se si possa parlare – e che cosa si intende con ciò – di «sacro contemporaneo», oggi. Che cosa è «sacro»? Che cosa è «contemporaneo»? Che cosa è «arte»? La necessità dell’uomo di fare arte, e della religione di esprimersi attraverso di essa, è un segnale del richiamo dell’uomo verso l’infinito. Questo saggio è solo l’inizio di un cammino: un dialogo sul «sacro» nell’arte di oggi, in quell’arte che si consideri capace di parlare di “sacro” al cristiano e al non cristiano, al credente e al non credente. L’incontro è aperto in forma libera e gratuita al pubblico.

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