«Bentornato Teatro Donizetti: si riaccende la città e la vita culturale» - Foto e video

Le parole del sindaco Giorgio Gori, al taglio del nastro del Teatro Donizetti, dopo tre anni di lavori. Guarda il tour nel teatro rinnovato e i momenti più emozionanti dell’inaugurazione.

È trascorso quasi un anno da quando si sperava di riaprire al pubblico le porte del Teatro Donizetti di Bergamo restaurato: un anno segnato da accadimenti inaspettati e imprevedibili. Nonostante tutto, la Fondazione Teatro Donizetti ha continuato a lavorare e produrre quando possibile (ad esempio il festival Donizetti Opera tutto in streaming nel novembre 2020) nell’attesa di accogliere finalmente il pubblico in sala. Adesso le condizioni per ricominciare le attività di spettacolo sembrano essere più propizie e, da venerdì 28 maggio, il pubblico ha potuto visitare il Teatro Donizetti restaurato e partecipare alle prime attività, un festival di riapertura lungo un mese che costituisce la summa delle diverse espressioni che hanno casa su questo palcoscenico.

«Finalmente possiamo annunciare la riapertura del Teatro Donizetti – sottolinea Giorgio Gori, sindaco di Bergamo –:si riaccende un pezzo fondamentale della nostra città e della sua vita culturale, dopo un lungo e meticoloso restauro, frutto dell’impegno di tanti soggetti e della proficua collaborazione tra pubblico e privato. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, gli uffici del Comune di Bergamo, la Fondazione Teatro Donizetti, gli sponsor e i partner pubblici e privati, le imprese che hanno mantenuto, nonostante l’emergenza pandemica, le aspettative sui tempi di conclusione del cantiere».

«Dopo il Donizetti Opera 2020, che ha segnato, anche se solo in streaming e senza pubblico, la ripartenza degli spettacoli nel nostro più importante Teatro, ora siamo pronti a riaprire alla città: in calendario ci sono già moltissime iniziative, per consentire ai bergamaschi – da sempre grandi appassionati di teatro – di tornare a godere delle atmosfere del rinnovato Donizetti. Lavoriamo anche per migliorare lo spazio pubblico del nostro centro città intorno al teatro e questo 2021 sarà anno di profondo rinnovamento per lo spazio del Sentierone, un sistema del quale il Donizetti si candida a essere cuore pulsante. Speriamo che la situazione pandemica continui a migliorare e che si possa, in tutta sicurezza, riportare gradualmente il pubblico nei teatri del nostro Paese: la cultura può davvero essere la chiave per elaborare il lutto e il dolore della pandemia del nostro territorio e rilanciare Bergamo, con il grande appuntamento della Capitale italiana della Cultura 2023, condiviso con i cugini di Brescia, a fare da stimolo e orizzonte per questo settore così colpito nell’ultimo anno. Bentornato Teatro Donizetti».

Guarda l’intervista al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, nel video di Yuri Colleoni.

La cerimonia inaugurale è stata celebrata con una performance di musica, parole, danza e video, ideata dai tre direttori artistici Maria Pia De Vito, Francesco Micheli e Maria Grazia Panigada. Tra gli artisti ospiti l’attrice Lella Costa, i musicisti Gianluigi Trovesi ed Ermes Pirlo, il Coro Donizetti Opera, le danzatrici Martine Bucci e Laura Basterra Aparicio e gli allievi di scuole di danza e teatro.

Più volte nella performance di Lella Costa si è tornati sul tema del ricordo e della memoria con un riferimento chiaro all’anno che ha attraversato Bergamo con la pandemia. E al termine della performance, circondato dai danzatori fluttuanti, il sindaco Giorgio Gori ha tagliato sul palco il nastro inaugurale.

“D’incanto” è il titolo del percorso di riapertura che comincia quindi con un weekend (28, 29 e 30 maggio) caratterizzato da un programma continuativo di visite guidate teatralizzate, originali e immersive, denominate Donizetti On – Live da un’idea, testo e regia di Francesco Venturi. Un’audioguida fa sì che sia il teatro stesso a parlare – in italiano l’attore bergamasco Maurizio Donadoni, in inglese la voce di Claire Dowie – e a far scoprire ai visitatori storie, segreti, novità in cui non mancheranno le sorprese dal vivo. “Donizetti On” continuerà lungo tutto il periodo di riapertura, con un calendario che si svilupperà intorno alle attività in programma. Quindi si susseguiranno una serie di spettacoli (tutti con inizio alle ore 19) che rappresentano le diverse anime della Fondazione Teatro Donizetti guidata dal presidente Giorgio Berta e dal direttore generale Massimo Boffelli: mercoledì 2 giugno il sipario si alzerà su Donizetti Revolution vol. 7 la conferenza spettacolo di Francesco Micheli, direttore artistico del festival Donizetti Opera con la partecipazione dei soprani Caterina Sala e Carmela Remigio con il pianista Michele D’Elia che presenteranno l’edizione 2021; quindi venerdì 4 e sabato 5 giugno sarà la volta della prosa – la cui stagione è diretta da Maria Grazia Panigada – con il nuovo reading Novecento di e con Alessandro Baricco con le musiche di Nicola Tescari e la scenografia di Tommaso Arosio ed Eleonora De Leo; venerdì 11 giugno toccherà a Bergamo Jazz – direttrice artistica Maria Pia De Vito – che presenta in prima assoluta un quartetto composto da Michael League (basso elettrico), Lionel Loueke (chitarra), Bill Laurence (pianoforte) e Jeff Ballard (batteria) con una musica aperta anche a influssi pop e africane; venerdì 18 e sabato 19 giugno nuovo appuntamento con la prosa con Trascendi e Sali di e con Alessandro Bergonzoni che firma anche la regia con Riccardo Rodolfi e le scene; venerdì 25 giugno ancora jazz con Danilo Rea (pianoforte) impegnato prima in veste solistica e poi in un inedito incontro con Gianluigi Trovesi (sax alto), il più internazionale dei jazzisti bergamaschi.

«Siamo felici e orgogliosi di poter finalmente inaugurare e riaprire al pubblico il nostro Teatro: sin dal termine dei lavori di restauro abbiamo atteso questo importante momento» – dichiara Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti – «Momento che è il punto di arrivo di un lungo e non facile percorso che ha visto l’impegno costante di numerose persone. A tutte loro, ma in primo luogo a chi ci ha consentito di effettuare i lavori e a chi ora ci sostiene nella ripartenza, va la mia profonda gratitudine. Il Teatro Donizetti tornerà quindi presto con la sua varietà di proposte di spettacolo e culturali riprendendo il suo ruolo propulsivo e propositivo nel cuore della Città».

Questo percorso di festa sarà quindi arricchito dai concerti del 58° Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo e da una serie di altri appuntamenti organizzati dalla Fondazione Teatro Donizetti che saranno annunciati prossimamente. Secondo le attuali disposizioni, il Teatro Donizetti avrà un capienza di 500 spettatori. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 19. I biglietti saranno disponibili online da lunedì 11 maggio. A breve sarà comunicato un calendario specifico con i giorni di accesso e acquisto anche in biglietteria.

Inoltre, nell’ambito delle riapertura concesse dalle nuove disposizioni sanitarie, dal weekend del 5 e 6 giugno, riaprirà al pubblico anche la Casa natale di Gaetano Donizetti in Borgo Canale (sabato ore 14-18; domenica ore 10.00-13.00 e 14.00-17.00; biglietti da 2 a 7 euro) e il Teatro Sociale, che si potrà visitare con prenotazione obbligatoria ogni primo fine settimana del mese (sabato ore 14-18; domenica ore 10.00-13.00 e 14.00-17.00; biglietti da 3 a 7 euro).

I lavori di restauro del Teatro Donizetti sono cominciati il 5 febbraio 2018; il progetto è stato ideato dallo Studio Berlucchi di Brescia, mentre l’appalto è stato affidato alla ditta Fantino Costruzioni Spa (Capogruppo) in ATI con Notarimpresa Spa. I costi iniziali complessivi, stimati a 18 milioni di euro, sono stati rispettati e la copertura è stata garantita sia dagli enti pubblici sia da un significativo apporto di privati pari a circa 9.5 milioni di euro, attraverso l’Art Bonus. I lavori hanno interessato tutta la struttura e sono stati finalizzati principalmente alla realizzazione di sale per l’orchestra nella zona sotto platea, della buca orchestrale mobile, di un nuovo corpo edilizio per i camerini, nuova biglietteria, bar e bar per il pubblico della galleria, nuovi uffici nel corpo ovest, sala prove, sale per catering e attività per il pubblico, e naturalmente al restauro dei palchi, del soffitto di platea e del foyer. Un lavoro davvero imponente pensato per fare del Donizetti un teatro moderno, in linea con le più recenti normative di sicurezza, ma soprattutto un luogo di aggregazione indipendente dagli spettacoli in scena, vivibile tutto l’anno dalla città in spazi diversi. Il Teatro Donizetti – che già nel novembre 2019 aveva accolto nel Cantiere il pubblico per la prima mondiale dell’opera L’ange de Nisida (lavoro di Gaetano Donizetti che si credeva perduto e che ha ottenuto il Premio Abbiati dall’Associazione nazionale critici musicali) – è tornato in attività nell’autunno 2021, accogliendo le fasi produttive del festival Donizetti Opera, svoltosi in streaming in assenza di pubblico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA