Bruno Bozzetto: «La domenica?
Giorno ideale per la creatività»

« La domenica, ma anche un po’ il sabato - dice Bruno Bozzetto - è il giorno più tranquillo: non devo andare in studio, suona poco, o molto meno il telefono e quindi posso stare tranquillamente al computer a disegnare e a inventare storie».

«La Domenica? È il miglior giorno lavorativo della settimana!». Ci spiazza subito Bruno Bozzetto, il cartoonist bergamasco di fama mondiale a cui il «Walt Disney Familiy Museum» di San Francisco ha dedicato una grandiosa mostra retrospettiva sui suoi lavori (aprirà il 21 Novembre ), curata da Federico Fiecconi, ma alla quale - forse - Bozzetto non potrà prendere parte.

« La domenica, ma anche un po’ il sabato - prosegue Bozzetto - è il giorno più tranquillo: non devo andare in studio, suona poco, o molto meno il telefono e quindi posso stare tranquillamente al computer a disegnare e a inventare storie».

«Se invece penso alle domeniche da bambino la prima immagine che mi viene in mente è quella delle gite in montagna, mio padre era un grande appassionato ed era una tale consuetudine, partire la Domenica e a volte anche il sabato, che se ci ripenso mi scatta automaticamente l’associazione mentale: Domenica uguale montagna. Si partiva e si andavano a fare bellissime camminate, magari salendo ad un rifugio, ricordo lunghe camminate, molto rilassanti e molto belle, ho veramente dei bellissimi ricordi».

«Tutto questo - ricorda ancora Bozzetto - fino ai dieci, undici anni quando siamo tornati a vivere a Milano dove ho frequentato le scuole e poi fondato il mio studio di animazione e dove sono rimasto sino alla metà degli anni Settanta, tornando però sempre nei fine settimana a Bergamo. Solo che ad un certo punto mi sono stancato di dover ogni volta caricare i bambini in macchina, il cane, i gatti e poi magari ripartire la domenica sera per Milano e così mi sono ritrasferito a Bergamo andando ad abitare in un appartamento sopra il Balzer, sul Sentierone. Proprio sotto l’appartamento del povero Paolo Impellizzeri (giornalista de L’Eco di Bergamo, scomparso nel 2010). Ricordo le discussioni con la mamma, che si alzava anche alle tre di notte, quando lui tornava dal giornale, per preparargli da mangiare mentre noi cercavamo di dormire. E così però ho conosciuto Paolo che era davvero simpaticissimo, poi siamo diventati grandi amici, naturalmente. La cosa più curiosa di quel periodo era che stavo girando “Allegro non troppo” al Donizetti, per cui uscivo di casa, attraversavo il Sentierone e entravo al Donizetti dove era allestito il set, giravo e tornavo a casa, è stato un periodo molto bello e rilassante, poi mi sono trasferito in Maresana».

«Tornando al discorso di prima - prosegue Bozzetto - oggi la domenica è diventato il giorno peggiore, una vera condanna se ci si deve muovere, code all’uscita, code all’entrata: la mia regola per la domenica è quella di non muovermi mai, mentre allora muoversi la domenica per andare in montagna era un piacere, oggi è diventato una sofferenza: prendere l’auto e muoversi di domenica per me è la peggiore iattura. Paragono la domenica al Ferragosto: cerco di non muoversi mai nei giorni festivi. Anche oggi che sono appassionato di windsurf cerco di praticarlo nei giorni feriali perché alla domenica penso subito alla coda del rientro in macchina».

Ma la dimensione spirituale della domenica, chiediamo, come giorno del riposo, dello stacco? «Non mi ha mai appartenuto - risponde Bozzetto -, il riposo meno che mai, sono abbastanza lontano da questa dimensione. Per me la quiete spirituale è quando sei da solo con te stesso e puoi creare, quella è la vera quiete, la vera gioia, quindi anche andare in montagna a volte rappresentava questo, prima con mio padre, poi da solo, era una dimensione che oggi sta scomparendo, quella di ritrovare se stessi e quindi di dialogare con se stessi, fare il punto della propria vita. Oggi noto che con questo proliferare della musica, del rumore, che invade tutto stanno ci stanno togliendo una delle cose più importanti della nostra vita cioè il silenzio; il dialogare con se stessi, pensare, riflettere, concentrarsi, sviluppare delle idee, fare delle critiche, tutto questo oggi con la musica e col rumore viene annientato. Vedo questi ragazzi che girano con le cuffiette per sentire la musica e non si rendono conto che perdono una delle cose più belle della vita che è quella di meditare e questo per me è il riposo spirituale. A volte magari non è neanche bello perché ti accorgi dei tuoi errori, pensi a quello che hai sbagliato però è questo il momento più importante della vita di una persona».

Questo può capitare in ogni momento non necessariamente la Domenica: «Sì, isolarsi davanti al mare o in montagna, è uno dei momenti più belli, senza nessuno che ti disturba, sei solo tu e te stesso, voi due, e questo è il bello, però per me la Domenica, proprio perché nessuno ti disturba e puoi fare le tue cose in pace, lo trovo un momento molto importante, soprattutto oggi che con l’invasione dei social network siamo disturbati dall’arrivo continuo di messaggi e questo non ha più né giorno né notte né domenica né giorni feriali: devi semplicemente spegnere il telefono, dipende sempre da te».

Parlavamo della mostra di San Francisco:«Sì, la mostra si aprirà regolarmente. Avevo rimandato la mia visita a gennaio ma adesso mi è arrivato un grossissimo lavoro con la Disney per l’Expo di Milano per il quale dovremo realizzare 26 film, e proprio a gennaio ci sarà da programmare tutto il lavoro, ci saranno incontri, riunioni...».

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