Cento piatti d’arte per l’Africa - Foto
Torna il progetto di «My Name is Help»

Dopo le tolle, le tele, i salvadanai, i nani, gli addobbi natalizi, le schiscette e i pinocchi, l’oggetto simbolo del 2019 è il piatto.

My Name Is Help organizza ogni anno, a Bergamo, un evento che, unendo il mondo dell’arte alla solidarietà, si propone di raccogliere fondi per un progetto in Africa. Artisti affermati e giovani promesse hanno trasformato cento piatti di terracotta in opere d’arte che potranno essere scelti con una donazione all’associazione, fondi per sostenere i progetti in Africa. L’appuntamento è fissato a venerdì 29 novembre presso lo spazio Viterbi della Provincia, in via Tasso 8, a Bergamo, dalle 18.30 alle 22.30.

«Abbiamo scelto il piatto come protagonista di questo evento - spiega Fanny Coffetti, presidente di “My Name is Help” onlus – perché rappresenta un richiamo all’asilo che stiamo ultimando in Kenya, il Watamu Children Garden Education Centre, progettato da Gioacchino Alvente, nel quale abbiamo predisposto un attento programma alimentare, che partendo dalla coltivazione fino ad arrivare alla somministrazione del cibo, ha lo scopo di curare la piaga della malnutrizione».

Il senso del piatto parte da qui: «Riempiamo i piatti d’amore è la filosofia - continua Coffetti -. Tra gli artisti che si sono messi in gioco Viveka Assembergs, Manuel Bonfanti, Valeria Pontoglio, Paolo Frascati, Zeudi Termini, Giuliano Giussani, Irma Scherini, Lino Pirola, Paola Baldari, Luigi Radici, Antonella Lodetti, Kasy23, Lorella Bellelli e molti altri. Ci piace inoltre sottolineare la partecipazione di giovani talenti dell’Accademia delle Arti di Bergamo e del Liceo Artistico di Venezia, talenti che si inseriscono nello spirito educativo e didattico con cui operiamo nel nostro asilo, dando largo spazio ad attività manuali e artistiche».

La storia My Name Is Help Onlus nasce a Bergamo dall’entusiasmo di un gruppo di amici amanti dell’Africa, che animato dalla volontà di dar vita a una realtà fondata su principi di solidarietà, serietà e trasparenza, nel 2005, ha acquistato un terreno su cui far sorgere un asilo, per accogliere, accudire e avviare all’istruzione i bambini del Kenya.

L’idea successiva che ne è derivata è il progetto di adozione a distanza «Dall’Asilo al College». L’obiettivo è quello di offrire continuità negli studi a tutti i bambini provenienti da famiglie disagiate affinché, terminato l’asilo, possano proseguire il loro processo di istruzione. Nel 2017, grazie a nuove sinergie con amici e sostenitori di Milano, Torino e Genova, il progetto ha assunto una nuova importante fase di sviluppo, che ha portato alla realizzazione di un sogno: un ampio Educational Centre, che accoglierà un maggior numero di bambini e li accompagnerà nel loro percorso di crescita e di formazione. Tutti i dettagli sul sito www.mynameishelp.org

© RIPRODUZIONE RISERVATA