Chiara Galiazzo a Bergamo:
«Mi godo il momento d’oro»

«Bene, bene, molto bene!». Alla più classica delle domande Chiara Galiazzo risponde così: con tranquilla sicurezza. In effetti tutto le gira intorno per il verso giusto. In poco tempo è passata dall’anonimato al successo, da X-Factor a Sanremo.

«Bene, bene, molto bene!». Alla più classica delle domande Chiara Galiazzo risponde così: con tranquilla sicurezza. In effetti tutto le gira intorno per il verso giusto. In poco tempo è passata dall’anonimato al successo, da X-Factor a Sanremo, dal Festival alla pubblicità per la Tim, a un disco che va bene e un tour che procede con lo stesso passo. Dalla catapulta del talent Chiara è passata al frullatore di questa stagione.

«Adesso sono in tour e il frullatore si è un po’ calmato. La tournée è la parte migliore del tutto. Mi è sempre piaciuto cantare dal vivo, e non mi sembra vero di poter calcare gli assi dei teatri perché è proprio la mia dimensione preferita. In realtà non mi sento molto frullata in questo momento. Sono rilassata, anzi no, concentrata, e molto contenta. Questa è la parte più positiva di questo mio anno».

Chiara è cresciuta musicalmente ascoltando tanta musica italiana. «Il cantautorato in particolare. Ho sempre ascoltato le grandi cantanti italiane e la mia formazione è sostanzialmente quella. Da piccola seguivo Battiato, De André; andavo pazza per Mina, Dalida, Luigi Tenco. Di straniero ascoltavo i Beatles. Mi piacciono molto anche adesso. Da adolescente apprezzavo i Placebo, e mi piaceva ascoltare un po’ di tutto. Anche adesso è così».

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