Crouch e Sassen a Bergamo Festival
Si parla di democrazia ed economia

Sabato 14 maggio per Bergamo Festival Fare la Pace è il momento di un doppio imperdibile appuntamento; alle 16 e alle 18 al Centro Congressi Giovanni XXIII Bergamo prenderanno la parola due grandi ospiti internazionali: dapprima Colin Crouch, sociologo e politologo britannico, a seguire Saskia Sassen esperta internazionale di sociologia delle metropoli e dei flussi migratori. E al Conca Verde (ore 9) la proiezione del film di Veltroni.

I due incontri, realizzati in collaborazione con la casa editrice «Il Mulino», saranno moderati da Marco Marzano, Sociologo e Professore Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione all’Università degli studi di Bergamo. È dedicato alla democrazia, il primo incontro che vede protagonista il sociologo e politologo Colin Crouch, sabato 14 maggio alle ore 16.00 presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo. In dialogo con Marco Marzano, Crouch parlerà del destino della democrazia nella società attuale, sempre più condizionata da oligarchie economiche e da reti finanziarie. La vita sociale si regge formalmente sul meccanismo delle democrazie che, con le loro norme e le loro istituzioni, sono chiamate a tenere le redini della vita sociale. Nei primi anni del XXI secolo si assiste invece a una crescente passività dei cittadini occidentali. Finite le elezioni, la politica viene poi decisa in privato dallo scambio di favori tra i governi eletti e le lobbies che rappresentano in forme sempre più marcate gli interessi economici. E, in una società in cui la democrazia rappresentativa sembra al tramonto, la gente vive la politica come un corpo estraneo, lontano, inafferrabile.

«Chi governa davvero il mondo quando la politica e le sue regole democratiche valgono meno delle oligarchie economiche e delle reti finanziarie?» A questa e a molte altre domande, risponderà Colin Crouch, celebre per aver coniato il temine postdemocrazia nell’omonimo libro in cui teorizza lo svuotamento dei poteri delle democrazie avanzate. Colin Crouch, sociologo e politologo, ha iniziato la sua carriera come docente di sociologia alla London School of Economics nel 1969. Successivamente ha insegnato presso l’Università di Bath e l’università di Oxford. È stato Professore di Sociologia al dipartimento di scienze politiche dell’Istituto universitario europeo di Firenze dal 1995 al 2004 e ha insegnato Governance e Management Pubblico presso l’Università di Warwick Business School fino al 2011.

Alle ore 18 è la volta di Saskia Sassen, tra le più autorevoli studiose di economia sociale; in dialogo con Marco Marzano, la famosa sociologa tratterà delle criticità generate da una economia globale senza frontiere. La Sassen ha osservato con profondo acume le ricadute dell’economia globale sull’organizzazione planetaria della vita civile, esplorando e riordinando al contempo le nuove forme di sapere e di conoscenza, le nuove metodologie di ricerca, i nuovi strumenti di indagine che a tali fenomeni hanno cominciato a essere applicati dagli scienziati sociali di tutto il mondo. Il cambiamento della morfologia delle megalopoli, le nuove forme e domande di cittadinanza, i trasferimenti di ricchezza che stanno avvenendo impongono di ripensare alla radice i modi con cui tradizionalmente gli stati hanno cercato di fronteggiare e governare tutto ciò, e rispetto a cui non sono più sufficienti i concetti tradizionali con cui la politica ha pensato il proprio esercizio. La vita sulla terra ai tempi della globalizzazione appare, secondo la studiosa, come una vasta prateria senza ostacoli per miliardi di individui affollati in un mondo sempre più transnazionale. Saskia Sassen, sociologa ed economista statunitense nota per le sue analisi sulla globalizzazione e i processi transnazionali, dopo aver insegnato sociologia all’Università di Chicago, attualmente insegna alla Columbia University e alla London School of Economics.

Sempre sabato 14 maggio, al Cinema Conca Verde (ore 9) è prevista la proiezione del film documentario «I bambini sanno» di Walter Veltroni. Introduce: Don Giuliano Zanchi, Segretario Generale della Fondazione Adriano Bernareggi.

Trentanove bambini dai 9 ai 13 anni, dal Nord al Sud Italia, intervistati perlopiù tra le quattro mura delle loro camerette, parlano di amore, famiglia, sessualità, di Dio, e anche di qualche possibile miracolo come la «pace». Sono questi i protagonisti del documentario «I bambini sanno» di Walter Veltroni; il regista sceglie di far parlare le nuove generazioni che si affacciano sul mondo e, attraverso i loro occhi, guarda al futuro alla ricerca di quei valori – pacifismo, uguaglianza, diritti civili – che sembrano perdersi nel cinismo dell’età adulta. A seguire, il dibattito con Veltroni che parlerà dei grandi temi trattati dal film.

Walter Veltroni, politico, giornalista, scrittore e regista italiano, è stato direttore de «l’Unità», vicepresidente del Consiglio, sindaco di Roma, segretario del Partito democratico e candidato premier alle elezioni politiche del 2008. Gli ultimi suoi libri con Rizzoli sono Noi (2009), L’inizio del buio (2011), L’isola e le rose (2012), E se noi domani (2013) e Quando c’era Berlinguer (2014), che è diventato un film. È regista anche di I bambini sanno.

Ingresso gratuito previa iscrizione on line sul sito: www.bergamofestival.it

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