Ecco la nuova chiesa dell’ospedale
«Carezza nel tempo della sofferenza»

La nuova chiesa dell’ospedale di Bergamo, dedicata a San Giovanni XXIII, sarà presentata il 25 giugno con un convegno a inviti al quale parteciperanno anche il presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, e il vescovo Francesco Beschi.

La nuova chiesa dell’ospedale di Bergamo, dedicata a San Giovanni XXIII, sarà presentata il 25 giugno alle 17 con un convegno a inviti al quale parteciperanno anche il presidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Angelo Bagnasco, e il vescovo Francesco Beschi.

La consacrazione è fissata per l’11 ottobre, giorno di San Giovanni XXIII, anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. È una chiesa sobria, lineare, luminosa. «Luogo religioso, ma anche di cultura, di arte, umanità. Una carezza nel tempo della sofferenza», ha sottolineato in conferenza stampa monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo.

Una carezza come quella, celeberrima, del discorso della luna di Papa Giovanni. Un segno forte, un segno materiale che resterà visibile anche per le generazioni a venire, deciso dalla Diocesi in occasione della canonizzazione di Angelo Giuseppe Roncalli. Tutte le informazioni sulla nuova chiesa sono presenti e sul convegno del 25 giugno sono presenti sul sito della Diocesi di Bergamo.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti Mario Ratti, presidente del Comitato per la chiesa, costituito nel 2007, Pippo e Ferdinando Traversi, progettisti (insieme al francese Aymeric Zublena), il direttore generale dell’Azienda ospedaliera «Papa Giovanni XXIII», Carlo Nicora, don Fabrizio Rigamonti, direttore Ufficio beni culturali della Diocesi di Bergamo e don Giuliano Zanchi, segretario generale della Fondazione Bernareggi.

Bergamaschi sono tutti gli artisti coinvolti: Stefano Arienti, già allievo e docente della Carrara, il giovane Andrea Mastrovito, che di Arienti è stato allievo, e Ferrario Frères.La chiesa è stata realizzata con il cemento «mangiasmog» TX Active di Italcementi, finalista questa settimana all’Oscar europeo dell’innovazione.

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