Ecco la nuova stagione di Operetta
Al Creberg Teatro dal 2 febbraio

Torna a Bergamo, immancabile da anni e amatissima dal pubblico, l’Operetta, nell’ambito della Stagione dei Teatri 2019-2020 della Fondazione Teatro Donizetti. Tutte le informazioni qui.

Tre gli spettacoli in programma al Creberg Teatro la domenica pomeriggio: Ballo al Savoy, operetta del 1932 su musiche di Paul Abraham nella quale si flirta con il musical, proposta nell’occasione da Teatro Musica Novecento (domenica 2 febbraio); Sul bel Danubio blu, un classico del genere nell’adattamento della Compagnia Corrado Abbati (domenica 16 febbraio); L’acqua cheta, commedia di grande successo dei primi del secolo scorso e ora messa in scena da Teatro Musica Novecento (domenica 15 marzo). Tutti gli spettacoli sono in programma alle ore 15.30. Prezzi abbonamenti: da 47€ a 84€, ridotti da 38€ a 66€. Prezzi biglietti: da 20€ a 34€, ridotti da 15€ a 26€.

Ballo al Savoy | domenica 2 febbraio 2020, ore 15.30 di Paul Abraham regia Alessandro Brachetti ensemble “Cantieri d’Arte”diretto da Stefano Giaroli produzione Teatro Musica Novecento. Durata 2 ore e 15 min compreso intervallo

L’operetta Ballo al Savoy fu rappresentata per la prima volta il 23 dicembre 1932 al Komische Oper di Berlino. Fu l’ultimo fra i successi maggiori del compositore ungherese Paul Abraham. La partitura dell’operetta fa un uso sapiente di musiche a ritmo di foxtrot e balli di impronta latinoamericana come il tango e il paso doble, accanto agli immancabili valzer. Ballo al Savoy lascia flirtare l’operetta con il musical.

Nizza, 1932. Nella Hall dell’Hotel Savoy si festeggia il ritorno del marchese Aristide di Faublais e della sua sposina Maddalena dal lungo viaggio di nozze. Fra gli eleganti invitati spiccano lo stravagante Mustafà Bey e la frizzante Daisy Parker. Nel mezzo del divertimento Aristide riceve un telegramma da Tangolita, una danzatrice sua ex-fiamma, alla quale aveva promesso, firmando solennemente l’impegno in calce a un assegno, di trascorrere una serata non appena ella lo avesse richiesto. Lo aspetta al Savoy. Aristide, consigliato da Mustafà, trova una buona scusa per andare. Maddalena è certa che si tratti di una scusa. Decisione fatale: anche lei andrà al Savoy. All’hotel fra gli avventori c’è un buffo e timido avvocato, Celestino. Quando Maddalena si rende conto che suo marito si ritira con questa donna, fa altrettanto con lo stralunato Celestino. Più tardi Maddalena sotto l’effetto dello champagne dice di aver tradito il marito. La mattina dopo Aristide è furibondo e pretende il divorzio. Le pratiche vengono affidate ad uno studio che manda proprio l’ignaro Celestino. Tra tutto lo scompiglio si farà strada la verità.

Sul bel danubio blu | domenica 16 febbraio 2020, ore 15.30
musiche di Johann Strauss, adattamento e regia Corrado Abbati, direzione musicale Marco Fiorini, coreografie Cristina Calisi, produzione Inscena srl. Durata 2 ore e 15 min compreso intervallo.

Nel 1866 Johann Strauss figlio scriveva quello che sarebbe diventato il manifesto di un’intera epoca: Sul bel Danubio blu. Più che un semplice valzer, il simbolo di un mito che ancora oggi vive e si rinnova generazione dopo generazione. Un’espressione di buonumore, di voglia di vivere, di fare festa. Ecco dunque uno spettacolo pieno di gioia e di buon umore: caratteristiche tipiche di una delle più importanti espressioni di quell’epoca: l’operetta. Una grande festa, un’atmosfera gioiosa, una colonna sonora piena di emozioni; tutto questo è Sul bel Danubio blu. Uno spettacolo che segue i canoni stilistici della classica operetta con gli inevitabili e comici equivoci uniti alla musica delle più belle operette danubiane: alcune molto famose, altre che saranno una piacevole sorpresa per il pubblico. Uno spettacolo pieno di leggerezza e seduzione dove, ballando un vorticoso valzer, può succedere di innamorarsi, perché questa è musica che scioglie i cuori e scalda l’anima.

L’acqua cheta | domenica 15 marzo 2020, ore 15.30
musiche di Giuseppe Pietri, libretto di Augusto Novelli, regia Alessandro Brachetti, ensemble “Cantieri d’Arte”, diretto da Stefano Giaroli, produzione Teatro Musica Novecento. Durata 2 ore e 15 min compreso intervallo.

L’Acqua Cheta di Novelli e Pietri fu messa in scena per la prima volta al Teatro Alfieri di Firenze nel 1908. Si tratta di un’operetta molto vicina alla commedia musicale, con temi noti al grande pubblico quali Com’ è bello guidare i cavalli. Le due figlie di mamma Rosa e papà Ulisse ricamano, Cecco, il falegname, lustra un mobile e lancia occhiate ad Anita, delle due la più sbarazzina, mentre Ida, autentica acqua cheta, tiene gli occhi bassi facendo finta di non accorgersi di nulla. Cecco frequenta l’università popolare e Anita ne va fiera; non così mamma Rosa, che non lo può proprio soffrire. Intanto giunge Alfredo, un giovanotto che dice di essere giornalista, al quale Mamma Rosa ha affittato una camera. In realtà egli è l’innamorato segreto di Ida con la quale medita un piano di fuga. All’arrivo in casa del padre, Cecco chiede la mano di Anita ma Rosa si oppone al matrimonio.

Nella notte Ida tenta la fuga con Alfredo, ma Cecco viene a sapere del piano e fa di tutto per impedirlo. Alla notizia della fuga Rosa e Ulisse sono in preda alla disperazione. Grazie a Cecco, Ida ritorna e supplica il perdono. Riceverà dai due genitori il consenso a sposare Alfredo. Nel frattempo anche Anita e Cecco avranno il loro lieto fine. Ambientata nella campagna fiorentina, l’opera narra le tribolate e buffe vicissitudini di questa famiglia, complicate dagli amori e dagli intrighi delle due figlie. Ne L’Acqua Cheta i momenti corali sono di forte impatto spettacolare e visivo; su tutti spicca in particolare la Festa di Paese della Rificolona.

Teatro Musica Novecento
La Compagnia Teatro Musica Novecento nasce nel 1995 a Reggio Emilia ad opera di un gruppo di artisti affermati in campo teatrale, lirico ed operettistico, con importanti esperienze maturate nelle più prestigiose Compagnie d’Operetta e di Prosa, nonché in importanti Enti Lirici. Incoraggiata dai calorosi consensi riscossi con la sua prima produzione, La Vedova Allegra di Franz Lehár, la Compagnia Teatro Musica Novecento ha intrapreso un percorso di ricerca, valorizzazione e modernizzazione nell’ambito del genere Operetta. Cin-Ci-Là, Il Paese dei Campanelli, Al Cavallino Bianco, La Principessa della Czarda, Scugnizza e L’Acqua Cheta, assieme alla stessa Vedova Allegra, sono i titoli di punta che hanno portato la Compagnia ad esibirsi nei migliori teatri d’Italia.

Dopo il debutto nel 2005 di Ballo al Savoy di Paul Abraham, ambientato negli Anni Trenta, che impegna ad aprirsi ad uno stile più vicino al Musical, la Compagnia decide di affrontare le grandi pagine dell’Operetta francese di Jacques Offenbach: La Vie Parisienne e La Belle Hélène. Seguono Fiore d’Hawaii di Paul Abraham, La danza delle libellule di Franz Lehár, La Bajadera di Emmerich Kálmán. Un elemento sicuramente distintivo della Compagnia è sicuramente la musica dal vivo: Teatro Musica Novecento è infatti una delle pochissime compagnie d’Operetta in Italia che può vantare la presenza dell’orchestra dal vivo in ogni suo spettacolo, grazie alla stretta collaborazione con l’Orchestra Cantieri d’Arte diretta da Stefano Giaroli.

Compagnia Corrado Abbati
La storia della Compagnia di Operette Corrado Abbati si snoda in oltre venticinque anni di attività, durante i quali sono stati realizzati una cinquantina di allestimenti. Dai titoli più noti e “popolari” come La vedova allegra, Cin-ci-là e Il paese dei campanelli al recupero di operette meno famose ma proprio per questo ancora ricche di fascino, come Frasquita o Il conte di Lussemburgo di Franz Lehàr, Sissi di Fritz Kreisler, Madama di Tebe di Carlo Lombardo, Al Cavallino Bianco di Ralph Benatzky, Il Paese del Sorriso di Franz Lehàr e le commedie musicali Tea for Two, My Fair Lady, Hello, Dolly!, Can Can, Bulli e Pupe, Singin’ In The Rain. Dal 1991 la Compagnia ha legato il proprio nome ad una vera e propria stagione di operette, realizzata in collaborazione con il Teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia. Del 1994 è un’altra importante collaborazione, quella con l’Ente Lirico “Pier Luigi da Palestrina”. Dal 2000 si è anche affiancata la prestigiosa collaborazione del Teatro Verdi di Trieste, promotore del Festival estivo dell’operetta, che ha concesso alla Compagnia l’allestimento scenico di Mario Catalano per La vedova allegra, a cui è seguito, nella successiva stagione, quello di Cin-ci-là firmato da Sergio D’Osmo e nel 2005 Il Paese dei Campanelli. Dalla grande tradizione musicale viennese alla “piccola lirica” italiana, la Compagnia diretta da Corrado Abbati ha continuato e continua ancora oggi a distinguersi per la varietà degli allestimenti, svolgendo con entusiasmo un ruolo primario e fondamentale per la crescita e l’affermazione del teatro d’operetta in Italia.

A teatro con le navette ATB. Per gli spettacoli al Creberg Teatro della Stagione dei Teatri 2019-2020, la Fondazione Teatro Donizetti e ATB offrono agli ABBONATI un servizio di trasporto con una NAVETTA in partenza dal Teatro Donizetti (lato Sentierone), con destinazione Via Pizzo della Presolana e ritorno. Il servizio navetta è prenotabile direttamente presso la Biglietteria della Fondazione Teatro Donizetti, che consegnerà un tesserino da esibire al personale del Teatro prima di salire sull’autobus. Il servizio ha un costo di € 5,00 a stagione. Inoltre, il Creberg Teatro sarà raggiungibile la domenica anche direttamente in autobus grazie ad un prolungamento della Linea 8 di ATB (con l’aggiunta di una fermata davanti al parcheggio del Creberg Teatro).

Info e biglietteria ai Propilei di Porta Nuova. Largo Porta Nuova, 17 - Bergamo. Tel. 035.4160 601/602/603. E-mail [email protected]. Apertura al pubblico: da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi).
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