«Fantàsia», il nuovo spettacolo del Teatro Prova

Se la vita quotidiana soffoca lentamente sogni e desideri, l’ultima speranza sono i bambini, quelli reali e quelli che vivono in noi. È il messaggio di tanti romanzi e racconti di Michael Ende, uno dei più importanti scrittori per l’infanzia del secondo novecento. È anche la morale di «Fantàsia», il nuovo spettacolo di Teatro Prova ispirato allo scrittore tedesco, al debutto venerdì 24 e sabato 25 ottobre al Teatro Civico di Dalmine, con replica domenica al teatro S. Giorgio di Bergamo.

Con questo, si completa il «primo giro» dei debutti delle compagnie bergamasche. Dopo, sarà già possibile tracciare un primo bilancio di quest’inizio di stagione. Per il Prova, che nelle settimane scorse ha già presentato «Librando», si tratta dello spettacolo più ambizioso nell’ambito della produzione per ragazzi di quest’anno. La trama è liberamente tratta da «La storia infinita», il capolavoro di Ende. L’adattamento e la regia sono di Silvia Barbieri. In scena agiranno Giusi Marchesi, Carmen Pellegrinelli e Alberto Salvi. Le scene e i costumi sono di Alfonso Andreoli, le luci di Alessandro Andreoli. Le voci fuori campo di Giulia e Roberto Crotti.

Dal romanzo di Ende derivano i personaggi principali e l’impianto simbolico della storia. Questa narra della malattia dell’Infanta Imperatrice del regno di Fantàsia, e dei tentativi di due eroi, Ukuk e Bluub, di salvarla. Dopo varie imprese, il responso dell’oracolo Uyulala è che solo un bambino del Mondo di Fuori (cioè il nostro) possa salvare l’Infanta.

Il destino del mondo - dei suoi sogni e desideri, della sua salute spirituale - è nelle mani di un bimbo.Non è difficile riconoscere, sotto la superficie fantasy della trama, alcune idee ricorrenti di Ende, come la critica allo stile di vita contemporaneo, allo svuotamento dei valori spirituali, alla spersonalizzazione della società consumistica.

Sono temi sviluppati in romanzi come «Le avventure di Jim Bottone» (il suo primo personaggio, creato negli anni ’60), «Momo» (1973) e, appunto, «La storia infinita» (1979), da cui Wolfgang Petersen trasse vent’anni fa un fortunatissimo film. Ende, figlio di un pittore surrealista, illustratore lui stesso oltre che scrittore, attore e regista teatrale, morto nel 1995 a 66 anni, è uno dei più amati autori per l’infanzia. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue.

Informazioni utili

Inizio ore 21. In replica sabato alle 21 al Teatro Civico di Dalmine e domenica alle 16.30 al Teatro S. Giorgio di Bergamo.

www.teatroprova.com

Tel. 035-4243079.

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