Fiaba musicale e canti di montagna
con il coro dei Polifonici delle Alpi

A San Pellegrino Terme, domenica, nel Tempio dei Caduti, l’ensemble torinese interpreta brani di De Marzi e del duo Bottelli-Donati. In scena anche il fisarmonicista Nadio Marenco.

Forza e delicatezza si intrecciano indissolubilmente nel singolare concerto in programma domenica 9 dicembre a San Pellegrino, alle ore 17, nel Tempio dei Caduti. Il coro maschile dei Polifonici delle Alpi, ensemble piemontese formato da elementi che provengono dalle esperienze più eterogenee (polifonia antica, folklore, canto gregoriano), accompagnerà la narrazione della fiaba musicale «Se una notte d’inverno un paio d’angeli…» e darà suono a una raccolta di piccole composizioni basate su poesie-bonsai, di soggetto ludico e variamente animalesco («Animali quasi umani»).

Il coro di voci maschili ha, per tradizione, una connotazione ben precisa. Generalmente viene impiegato per dare fiato a idilliaci e nostalgici bozzetti d’ambiente rupestre-montano o, magari, a sentimenti eroici legati perlopiù a rombanti episodi di vita militare. Un suo utilizzo diverso, al di fuori del canone che lo vuole geneticamente alpino e pastorale, è alquanto raro, se non addirittura inesistente. Il concerto di domenica a San Pellegrino, a ingresso libero, farà eccezione, una volta tanto. Un appuntamento di sicuro interesse - promosso dal Comune di San Pellegrino Terme in collaborazione con la parrocchia - grazie all’inedito contrasto, alla frizione che si crea tra un elemento virile (le voci scure di tenori, baritoni e bassi) e il suo impiego in una situazione «dolce» (la fiaba) o beatamente infantile (le poesiole ad alto tasso zoologico). Il gruppo vocale I Polifonici delle Alpi, nato nel 2012 e attento fin da subito a non fossilizzarsi in un repertorio monocorde, ristretto e ritrito, spazia con fantasiosa libertà dal canto popolare alla musica contemporanea, collaborando con enti e istituzioni in una crescente e applaudita attività artistica. Da uno di tali incontri sono nate anche le due proposte in cartellone: «Se una notte d’inverno un paio d’angeli…», fiaba musicale per voce narrante, coro maschile a 4 voci e fisarmonica, e «Animali quasi umani», 12 cori a cappella per voci maschili (con i disegni originali di Valentina Rossi). Ne è autore Guido Donati, prolifico compositore e organista torinese ma nato a Mozzo nel ’49, dal ’78 al 2014 docente al Conservatorio «G. Verdi» di Torino. Lasciandosi ispirare dai testi sorridenti di Alessandro Bottelli, poeta e scrittore con trascorsi musicali irreversibili, Donati ha confezionato, tra il 2016 e il 2017, i due lavori, già protagonisti di una serie di esecuzioni.

La scaletta proseguirà con l’ascolto di sei canti alpini firmati da Bepi De Marzi (La campana del Gramolon, La contrà de l’Acqua ciara, Monte Pasubio, L’ultima notte, Bènia calastoria, Rifugio bianco) e gli interventi alla fisarmonica di Nadio Marenco.

Si potranno così apprezzare le abilità musicali di questo versatile fuoriclasse del mantice armonico, che vanta un ventaglio di prestazioni di primo piano con personaggi quali Moni Ovadia, Adriana Asti, Milva, Iva Zanicchi, Enzo Jannacci, Alessandro Haber, Federico Buffa, Gianni Coscia, Cochi e Renato, e la star internazionale Mika (Sanremo 2017). A lui è affidato il compito di punteggiare gli interventi vocali con qualche improvviso a sorpresa, o di preparare, con apposite melodie, l’atmosfera del racconto fantastico, o, ancora, di spargere manciate di note dal sapore natalizio. L’attrice Federica Cavalli, infine, presterà la sua voce ai due piccoli angeli della fiaba, seguendone passo passo i motivi che li condurranno, un po’ per noia e un po’ per fanciullesca curiosità, ad addentrarsi nell’esplorazione di una regione del cielo sconfinato mai veduta prima. Qui, con stupore e meraviglia, qualcuno affiderà loro una delicata missione da svolgere.

Informazioni: 0345.22141; [email protected]; www.sanpellegrinoterme.gov.it;

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