Il cardinal Capovilla e Giovanni Paolo II
«Papa Wojtyla? Un raggio di sole»

«Sono felice perché nella mia vita, che ha cominciato di andare verso il declino, è apparso un raggio di sole» avrebbe detto di recente il mons. Loris Capovilla, già segretario di Papa Giovanni XXIII che il 27 aprile sarà dichiarato santo.

«Sono felice perché nella mia vita, che ha cominciato di andare verso il declino, è apparso un raggio di sole» avrebbe detto di recente il mons. Loris Capovilla, già segretario di Papa Giovanni XXIII che il 27 aprile prossimo sarà dichiarato santo insieme con Giovanni Paolo II.

Lo ha riferito il periodico Tygodnik Powszechny (Settimanale universale) di Cracovia nel articolo intitolato «Il segretario del santo». Capovilla, 98 anni, che vive a Sotto il Monte vicino a Bergamo non ha nascosto la felicità ma anche un certo imbarazzo dovuto alla prossima consegna della berretta cardinalizia annunciata il 12 gennaio scorso dal Papa Francesco.

«Sono povero e non possiedo nulla, come Papa Giovanni XXIII» ha detto all’inviato del settimanale, secondo il quale l’ex segretario di Papa Roncalli, invece di ricevere in dono dal sindaco di Bergamo il tradizionale zucchetto rosso gli ha suggerito di contribuire al rinnovo della chiesa locale oppure della scuola. Capovilla ha ricordato con commozione le visite di Wojtyla quando era ancora vescovo nel santuario di Loreto e il suo incontro con il Papa polacco a Castel Gandolfo nel 1979, dedicato all’importanza del Concilio Vaticanum II.

Per l’ex segretario, «che da 50 anni testimonia la santità del «suo Pontefice»», chiosa il settimanale, sono diverse le doti che uniscono Papa Roncalli a Francesco.

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