Il «Fidelio» debutta alla Scala
Cinque voci arrivano da Bergamo

Ci sono anche due tenori bergamaschi, due voci femminili e un basso nel Fidelio che debutta alla Scala.

L’opera di Beethoven apre la Stagione del teatro milanese. Sarà il canto d’addio di Daniel Barenboim, che sul podio aveva iniziato la sua avventura come «maestro scaligero» nel 2007.

Nel Coro della Scala, istruito da Bruno Casoni, si trovano diverse presenze bergamasche. Un po’ il decano delle voci corali è il basso Alberto Rota, famiglia di origini valdimagnine, corista alla Scala dal 1996, quando con Riccardo Muti fece la trasferta in quel di Sarajevo.

Del coro della Scala fanno parte anche tre tenori bergamaschi: Luigi Albani, che tuttavia non è stato impegnato in questa produzione, Rodolfo Gemio Fernandez, bergamasco di adozione, ma di origini boliviane, Massimiliano Di Fino, organista oltre che corista,

Ci sono poi due voci femminili: Silvia Mapelli, dal 2005 in Scala, e il mezzosoprano Alessandra Fratelli, di Cologno al Serio.

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