Il funambolo zen che cammina sui cavi
Andrea Loreni si racconta ad Ardesio

L’artista racconterà la sua storia e le sue imprese a grandi altezze venerdì 3 marzo. Dieci anni vissuti «pericolosamente».

Andrea Loreni - unico funambolo italiano specializzato in traversate su cavo a grandi altezze –, sarà ospite al Cineteatro dell’oratorio di Ardesio venerdì 3 marzo alle 20,45. Loreni, che è laureato in Filosofia teoretica, racconterà i suoi 10 anni sospeso sul cavo alto, al quale si è avvicinato frequentando le scuole di circo contemporaneo alla Scuola Flic di Torino e al Circus Space di Londra. Per Andrea è un ritorno nella città bergamasca dopo la grande traversata compiuta in occasione del Festival degli artisti di strada «Come d’incanto», il 26 maggio 2012.

Da quando cammina sui cavi, Loreni ha iniziato a praticare la meditazione zen. «Sul cavo vivo profondamente il momento attuale, il cavo è il luogo di morte del mio ego, dove memorie e aspettative cessano di esistere», dice. È questo il tema che Loreni vuole affrontare e raccontare: la necessità di rapportarsi con le paure e gestirle, attraverso lo zen e il funambolismo. Già Philippe Petit, il funambolo di fama mondiale cui è stato recentemente dedicato il film «The Walk» sulla sua traversata delle Torri Gemelle, sosteneva che «i limiti esistono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni».

Il prossimo progetto di Andrea Loreni, in agosto, sarà tornare in Giappone al Tempio Sogen-ji a Okayama per una traversata su cavo teso sopra il lago del Tempio. È la prima volta che un funambolo prova a camminare su cavo all’interno di un tempio zen.

© RIPRODUZIONE RISERVATA