Il futuro senza libri di Fahreneit 451

Uno spettacolo per la Giornata internazionale del libro, che a Bergamo coincide con la Fiera del libro. A tre anni dal debutto, Pandemonium Teatro riprende «Fahreneit 451» di Ray Bradbury, versione teatrale dell’omonimo romanzo dello scrittore statunitense, uno dei «padri» della fantascienza. Lo spettacolo è in scena venerdì 23 aprile al Cineteatro Nuovo di Bergamo.

Nella giornata che l’Unesco dedica alla promozione del libro, Pandemonium sceglie di proporre un crudo apologo sul suo potere e la sua fragilità, e di conseguenza sul potere e la fragilità della cultura. Edito nel 1953 in forma di romanzo, «Fahreneit 451» è una «distopia» sociale dai toni profetici: è la storia di un futuro in cui i libri, in quanto fonti di trasmissione e elaborazione critica del sapere, sono banditi. Per le città girano squadre di vigili del fuoco, con il compito di rastrellare e bruciare i volumi ancora esistenti. Di sfondo, vive un’umanità sazia e «felice», succube di giganteschi apparecchi televisivi.

Bradbury riversò in questo romanzo le inquietudini di un’epoca segnata dal crocevia tra i primi anni del dopoguerra, l’inizio della guerra fredda, i timori legati al totalitarismo da un lato, il consumismo dall’altro. «Fahreneit 451» esprime (e precorre, in nome di un umanesimo fortemente sentito) le preoccupazioni per una società massificata, il ricordo delle persecuzioni naziste, il potenziale pericolo dei grandi mezzi di comunicazione. Come antidoto, l’autore immaginò che i dissidenti imparassero a memoria i libri da salvare, riunendosi in comunità segrete di «uomini-libro»: una felice metafora della cultura, che piacque a lettori celebri come Aldous Huxley e Francois Truffaut, che ne trasse un famoso film. Allo spettacolo partecipano Tiziano Manzini, Mario Massari, Rosa Galantino, Giulia Manzini, Emanuela Palazzi, Albino Bignamini e Lisa Ferrari. La Ferrari è anche regista e autrice della traduzione e dell’adattamento del testo. Il copione si basa infatti sull’originale che Bradbury scrisse nel 1963, per la sua compagnia teatrale (che si chiamava, non casualmente Pandemonium Theatre: il gruppo bergamasco l’ha adottato come nome in omaggio a Bradbury). Questa ne è la prima edizione italiana.

Informazioni utili

Le scene sono di Graziano Venturuzzo, i costumi di Luigi Piantanida, le luci di Carlo Villa.

Inizio alle 21. Posto unico euro 5.

Info: www.pandemoniumteatro.org, tel. 035/235039.

© RIPRODUZIONE RISERVATA