«Il senso profondo della vita»
Mancuso, incontro al Donizetti

Con «Vita di vita», Eraldo Affinati dà il via, mercoledì 29 aprile alle ore 18 presso la Domus, ad una serata interamente dedicata alla riflessione sul senso profondo dell’esistenza umana.

Affinati rappresenta uno dei pochi autori che fanno della scrittura un momento forte di ricerca estetica, di senso esistenziale, di coerenza etica, di impegno sociale. Il suo stile non cede ai proclami, a insegnamenti aulici, a compiacimenti didattici. Ogni sua parola è messa alla prova, riceve nella pagina corpo, figura, radice. Eraldo Affinati è fedele al suo credo esistenziale nelle vesti di insegnante del professionale Carlo Cattaneo di Roma o della scuola per stranieri «Penny Wirton», ma anche nelle vesti di scrittore. Tutto quel che scrive è frutto di esperienza e di meditazione. Nel suo ultimo libro Vita di vita viene raccontato il ritrovamento insperato della madre di Khaliq, un ragazzo della Sierra Leone approdato a Roma, in completa solitudine, e raccolto con affetto da un professore, che poi lo accompagnerà nel suo viaggio di ritorno in Africa. Un libro dalle mille voci, dalle mille lingue, un’avventura narrata davanti a un coro di ragazzi stranieri che accompagnano i due pellegrini con i loro cellulari. L’incontro è moderato dalla giornalista Mimma Forlani; le letture sono affidate a Diego Bonifaccio.

Sempre mercoledì 29 aprile, alle 21, presso il Teatro Donizetti, Vito Mancuso presenta, come anteprima nazionale di «Libri in Piazza», «Questa vita - conoscerla, nutrirla, proteggerla», in dialogo con Tullio Carere-Comes, psichiatra e psicoterapeuta.

Un viaggio nel senso profondo dell’esistenza. Una celebrazione della forza della natura. Un inno di gratitudine alla vita La vita è un immenso oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde, sempre inafferrabile, impossibile da fissare. Ma da dove viene, e quale logica la muove? Vito Mancuso risale alle origini della nascita e dell’evoluzione di questa vita sulla Terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene. Da questa visione «drammaticamente ottimista» in cui la nostra esistenza può sussistere solo in relazione con quella degli altri viventi, Mancuso recupera magistralmente la possibilità di una rinnovata analogia tra uomo e mondo. Ne nasce un’etica della nutrizione e dell’ecologia capace di purificare il nostro corpo, meglio proteggere e custodire il pianeta, offrirci criteri per un consapevole esercizio della libertà. In questa prospettiva il valore di un essere umano non dipende da ciò che ha o che sa, ma da quanto riesce a mettersi al servizio di qualcosa di più grande di sé: dalla sua capacità di aprirsi all’altro, di abbracciare, di amare. È la nuova visione del mondo di cui questa vita ha urgente bisogno per tornare a fiorire.

Con l’autore, intervengono Romano Montroni, presidente Cepell - Centro per il libro e la lettura, che illustra «Libri in Piazza», un progetto nazionale di promozione della lettura realizzato in occasione del «Maggio dei Libri 2015» di cui l’appuntamento con Mancuso è l’anteprima, e Cristina Giussani, presidente nazionale Sil, Sindacato Italiano Librai Confesercenti.

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