Giuseppe Cederna al Sociale con
il testamento di Gianmaria Testa

«Da questa parte del mare», il libro del cantautore piemontese nel riadattamento teatrale di Giorgio Gallione interpretato da Giuseppe Cederna. È il primo spettacolo della stagione di Altri Percorsi al teatro Sociale.

Dopo la Prosa ha preso il via anche la stagione di Altri Percorsi, consueta finestra su esperienze teatrali più versate alla ricerca e all’incontro fra linguaggi espressivi diversi. Primo titolo in cartellone, giovedì 20 dicembre è andato in scena al Teatro Sociale, Da questa parte del mare, spettacolo tratto dall’omonimo libro del cantautore Gianmaria Testa. In scena Giuseppe Cederna. Regia di Giorgio Gallione. Elementi scenografici di Lorenza Gioberti. Luci di Andrea Violato. Produzione Produzioni Fuorivia e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale In collaborazione con Teatro dell’Archivolto.

«Da Questa Parte del Mare» è il libro della vita di Gianmaria Testa, purtroppo arrivato in libreria pochi giorni dopo la prematura scomparsa del cantautore piemontese avvenuta il 30 marzo 2016. È il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’album omonimo, ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso e delle sue radici. È il racconto dei grandi movimenti di popolo di questi anni, ma è anche il racconto delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi. È il libro con cui Gianmaria Tesata si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta. È un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato di parole preziose che riesce a restituirci ancora e per sempre la voce di Gianmaria. È uno sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi.

Il libro (con prefazione di Erri De Luca) è diventato uno spettacolo teatrale vero e proprio, portato in scena dall’attore Giuseppe Cederna, che più volte ha condiviso il palcoscenico con Testa e che con lui condivide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Gianmaria, ne ha curato la regia, provando a tradurre in linguaggio, immagini e forma teatrali, parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica. E così lo spettacolo, mescolando le parole di Testa a quelle di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, affronta il tema delle migrazioni moderne senza retorica e col solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne. Cederna è al contempo la voce di Testa, a orante con lacerti accennati di canzone, ma anche quella scheggiata di coloro che non hanno voce, in un continuo campo e controcampo che ha quale elemento costante un mare che salva e insieme danna.

Attore cinematografico e teatrale, ma anche presente sul piccolo schermo, Giuseppe Cederna ha esordito al cinema nel 1982 in Cercasi Gesù di Luigi Comencini. Coinvolto principalmente nel cinema d’autore, ha anche preso parte a Fracchia contro Dracula (1985) di Neri Parenti, nel ruolo comico dell’orrido servitore gobbo Boris. Tra le sue interpretazioni più note c’è la parte del soldato Antonio Farina, follemente innamorato di una prostituta che poi sposerà, in Mediterraneo di Gabriele Salvatores (1991), premio Oscar per il miglior film straniero nel 1992. Sempre diretto da Salvatores, Cederna aveva precedentemente interpretato il ruolo di uno degli amici trentenni nel cult-movie Marrakech Express (1989). Per il grande schermo ha inoltre lavorato con Ettore Scola, i Fratelli Taviani, Davide Ferrario, Guido Chiesa e Silvio Soldini. All’attività cinematografica e letteraria affianca da lungo tempo quella teatrale, con spettacoli di lettura pubblica come In cammino. Storie per sentirsi vivi e camminare a testa alta, tratto dal suo libro Il grande viaggio, accompagnato dai musicisti Umberto Petrin (pianoforte) e Alberto Capelli (chitarra e sitar). In Tv ha partecipato a diverse fiction, fra le quali Distretto di Polizia 4 e L’ispettore Coliandro. Ancora in teatro, oltre a Da questa parte del mare, ha proposto lo spettacolo L’ultima Estate dell’Europa, racconto straziante di un sopravvissuto alla Grande Guerra attraverso le voci di soldati, scrittori e letterati del tempo (Ungaretti, Gadda, Trilussa), e Mozart: ritratto di un genio, viaggio impervio ed esilarante tra la vita e l’opera musicale di Wolfgang Amadeus Mozart.

Info e biglietteria ai Propilei Largo Porta Nuova, 17 - Bergamo Tel. 035.4160 601/602/603. da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00. Al Teatro Sociale un’ora e mezza prima dello spettacolo. www.teatrodonizetti.it

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