La Pala di Santo Spirito all’Ermitage
Il dipinto di Lotto nel gotha mondiale

È una delle espressioni più alte dell’arte bergamasca e presto risplenderà nelle prestigiose sale del Museo statale Ermitage, il museo più grande del mondo, fondato nel 1764 dalla zarina Caterina II.

Alla sua collezione di 3 milioni di capolavori d’arte, fra cui 60 mila esposti, andrà ad affiancarsi la Pala di Santo Spirito, nata dal genio di Lorenzo Lotto e restaurata solo pochi mesi fa grazie all’intervento della Fondazione Credito Bergamasco. A fine marzo l’opera giungerà a San Pietroburgo, per essere ospitata temporaneamente (dal 24 marzo al 21 giugno 2015) in uno dei più vasti e importanti Musei del pianeta.

Per l’occasione la Fondazione Credito Bergamasco e il Museo Statale Ermitage hanno realizzato il catalogo «Lorenzo Lotto a San Pietroburgo. La Pala di Santo Spirito all’Ermitage» che verrà distribuito nel mese di maggio in occasione delle consuete iniziative espositive a Palazzo Creberg, in lingua italiana, mentre a San Pietroburgo sarà disponibile in lingua russa.

Il dipinto, ideato nel 1521 dal celebre pittore Lorenzo Lotto, riconosciuto tra i principali esponenti del Rinascimento veneziano, è oggi conservato presso la chiesa di Santo Spirito a Bergamo. Lungo e prolifico fu, infatti, il rapporto tra Lotto e Bergamo, che qui scelse di soggiornare per ben dieci anni, dal 1513 al 1523. Alla sua presenza sono legati alcuni dei capolavori che rendono l’area bergamasca tanto ricca di intensità artistica.

Affascinata dall’infinita grazia della Pala raffigurante la Madonna in Trono col Bambino tra i santi (olio su tavola di 287x268 cm) e dalla delicatezza con cui questa è stata restaurata, la Curatrice della Sezione dei dipinti italiani dell’Ermitage di San Pietroburgo, nonché direttrice della Fondazione Ermitage Italia, Irina Artemieva, ha richiesto la possibilità di esporre il quadro in occasione della mostra «Capolavori dei musei del mondo all’Ermitage: la Pala di Santo Spirito di Lorenzo Lotto» attesa per la primavera 2015 nel celebre museo russo.

La direttrice ha avuto modo di ammirare il lavoro di restauro condotto sulla Pala di Santo Spirito dalle abili mani di Alberto Sangalli e Minerva Tramonti Maggi, visitando la sede del Credito Bergamasco in occasione dell’organizzazione della mostra dedicata a Palma il Vecchio, per la quale è stato richiesto il prestito di tre opere di Palma. La Pala, in quel frangente esposta al pubblico nella Sala del Consiglio, ha attirato l’attenzione di Irina Artemieva che ne ha colto alcuni elementi di sorprendente valore, tanto da attivare la richiesta per il prestito temporaneo.

L’intervento di restauro ha consentito di riportare il dipinto all’originario splendore, esaltando i cromatismi tipici di Lorenzo Lotto, attraverso la rimozione di una patina che offuscava e ingialliva l’opera e facendo emergere elementi preziosi che arricchiscono il dipinto, come le inusitate capigliature rosa, azzurre e verdi di alcuni dei diciotto musici che giocano capricciosamente tra le nubi o le vesti di Santa Caterina d’Alessandria, la cui morbidezza è esaltata dalla pulitura. Un recupero eccezionale il cui valore, oggi, è testimoniato dal plauso ricevuto a livello mondiale.

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