L’omaggio alla grandiosa Mia Martini
Rovazzi veste i panni di Baglioni

Serena Rossi fa rivivere l’intensità di Mia Martini per il finale della terza serata sanremese. Arriva Fabio Rovazzi e sostituisce Claudio Baglioni.

Terza serata del Festival con l’esibizione dei 12 cantanti in gara che non si sono esibiti ieri sera, cioè, in ordine di uscita: Mahmood, Enrico Nigiotti, Anna Tatangelo, Ultimo, Francesco Renga, Irama, Patty Pravo con Briga, Simone Cristicchi, Boomdabash, Motta, Zen Circus, Nino D’Angelo e Livio Cori. Segui con noi la diretta del Festival sul sito de L’Eco di Bergamo.

Alla conduzione del Festival ci sono sempre Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio. Gli ospiti-cantanti di oggi saranno invece Ornella Vanoni, Alessandra Amoroso, Paolo Cevoli, Antonello Venditti, Raf, Umberto Tozzi, Serena Rossi che presenterà il film su Mia Martini «Io sono Mia» in onda in prima visione tv su Rai Uno martedì 12 febbraio, Fabio Rovazzi.

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Segui la diretta con noi della terza serata del Festival di Sanremo:

Ore 20.45: Il corpo di ballo in kilt, ombrello e bombetta nera, la Union Jack che illumina la parte centrale della platea: l’inizio della terza serata del Festival di Sanremo è con Claudio Baglioni che canta Viva l’Inghilterra.

«Anche stasera siamo vivi e siamo qui», dice Claudio Baglioni autocitandosi prima di introdurre «The Queen» Virginia Raffaele, stasera in abito impero bianco, e «The King» Claudio Bisio, che salutano Geoff Westley, direttore musicale del festival. «Salutiamolo perché c’è la Brexit, se lo riportano a casa chiudono le frontiere», scherza Bisio. «Abbiamo un extracomunitario sul palco», gli fa eco Baglioni, in smoking di velluto blu. Bisio, che sfoggia un’altra delle sue giacche, in velluto devoré nero e bordeaux, mima il regolamento letto dalla Raffaele. Tra una risata e una gaffe, riparte poi la gara delle canzoni.

Ore 21: I primi a rompere il ghiaccio del palco dell’Ariston sono Mahmood con «Soldi» e Enrico Nigiotti con «Nonno Hollywood» dedicato allo speciale rapporto con il nonno.

Ore 21.15: Un momento nostalgia sul palco dell’Ariston si trasforma in una delle performance più riuscite di Virginia Raffaele. Claudio Bisio mostra un grammofono, recuperato in una soffitta del teatro, e l’attrice canta «Mamma» di Claudio Villa personificando e ’dando vocè ai difetti di riproduzione del suono della vecchia puntina.

Ore 21.30: Antonello Venditti torna a Sanremo - dove non è mai stato in gara - a 19 anni di distanza dall’ultima esibizione e scalda l’Ariston festeggiando i 40 anni di «Sotto il segno dei pesci». Toccante il duetto con Baglioni, entrambi al pianoforte, su «Notte prima degli esami». Poi il cantautore romano regala il suo panama a una ragazza tra il pubblico.

Ore 22: Si esibiscono Anna Tatangelo e Ultimo.

Ore 22.30: A modo loro, Claudio Bisio e Virginia Raffaele omaggiano Sergio Endrigo e la sua Ci vuole un fiore. «L’armonia è il tema che Baglioni ha voluto dare a questo festival e noi vogliamo recuperare l’innocenza dei bambini», dicono prima di cantare tra una serie di finte gaffe sulla difficoltà di Virginia di dire la parola «fiore». Cantano poi Francesco Renga e Irama.

Ore 22.30: Un pianto liberatorio conclude l’esibizione di Alessandra Amoroso, ospite al festival di Sanremo per festeggiare i suoi 10 anni di carriera. La cantante salentina ha prima intonato il suo ultimo singolo Dalla tua parte, e poi insieme a Claudio Baglioni ha reso omaggio alla celebre canzone di Pino Donaggio Io che non vivo.

Ore 22.45: Esilarante duetto sul palco dell’Ariston tra Virginia Raffaele e Ornella Vanoni, una delle vittime preferite delle imitazioni dell’attrice. Spiritosa, sorprendente, la Vanoni si presenta in completo rosso fuoco e prova a cantare. «Non sei in gara anche quest’anno», avverte la Raffaele. «2018, 2019, ma è tutto uguale non è cambiato niente, navighiamo a vista», commenta la Vanoni, che poi prova a prendersi la rivincita su Virginia: «Mi hai rovinato la vita facendomi passare per una rimbambita... Recedi, stai zitta! Quando sei andata da Carlo Conti a fare la mia imitazione, ho passato un anno di inferno! Tutti i tassisti mi chiedevano se fossi stata a Sanremo, sono andata in crisi di identità».

Poi insieme Virginia e Ornella cantano «La gente e me» di Caetano Veloso: tra un’incertezza più o meno voluta e un buco di memoria, il numero è irresistibile. L’autoironia della Vanoni raggiunge il picco quando, al momento della presentazione di Patty Pravo e Briga, fa il verso alla Raffaele che le fa il verso. Poi si sporge per leggere a fatica il gobbo da lontano, va a salutare l’amica Patty («a una certa età, si può fare quello che si vuole») e lancia infine un avvertimento alla Rai: “Sono venuta aggratis: che non diventi un’abitudine!». Si esibiscono Simone Cristicchi e BoomDaBash. Standing ovation per l’inno alla vita di Cristicchi.

Ore 23: Tutto l’Ariston balla con Raf e Umberto Tozzi: Il battito animale, Tu, Ti pretendo, Gloria fanno scatenare tutto il pubblico, in prima fila anche Sandra Milo. Nel 1987, proprio il 7 febbraio, Tozzi vinceva il festival con Morandi e Ruggeri con Si può dare di più, che la sala intona spontaneamente. Poi l’esibizione con Claudio Baglioni in Gente di mare.

Ore 24: Sale sul palco Fabio Rovazzi, il «distruttore artistico» che veste i panni di Baglioni. Il pubblico si scatena sui suoi successi prima di un momento molto toccante, il ricordo di Mia Martini con la voce di Serena Rossi.

La terza serata del Festival è quella che ci ha permesso di avere un’idea un po’ più chiara sulla classifica dei cantanti in gara. Dopo quelle provvisorie delle prime due serate (decise rispettivamente da televoto, giuria demoscopica e da quella della Sala Stampa), stasera avremo una classifica, sempre provvisoria, ma comunque riguardante la totalità dei 24 cantanti big in competizione e la loro ripartizione nelle tre zone (blu, gialla e rossa) che suddivide i cantanti tra quelli più votati, quelli «di mezzo» e quelli meno votati.

Il quarto sistema di voto, quello espresso dalla cosiddetta Giuria d’Onore, entrerà in gioco solo nell quarta serata (prendendo il posto della giuria demoscopica). Saranno sempre questi tre «soggetti» a determinare la classifica definitiva che proclamerà il Vincitore del Festival di Sanremo 2019 nella serata finale di sabato 9 febbraio.

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