Nasce la Fondazione Pio Manzù
«Visionario proiettato nei tempi moderni»

Il prossimo 7 novembre 2015 nasce a Bergamo la Fondazione Pio Manzù, centro studi ed archivio dedicato alla figura del designer italiano il cui nome è indissolubilmente legato alla progettazione della Fiat 127, uno dei modelli di maggior successo nella storia dell’industria automobilistica italiana.

«Senza persone come Dante Giacosa, Pio Manzù e Vittorio Ghidella la Fiat non sarebbe stata quella che è, un’azienda in grado di guardare fuori da sé e dai propri stabilimenti per capire il mondo capriccioso ed eterogeneo del mercato» ha detto di lui Oddone Camerana, l’intellettuale della famiglia Agnelli, spiegando la rilevanza del designer nato nel 1939 e prematuramente morto nel 1969 in un incidente stradale.

Per ordinare, raccogliere e rendere fruibile il pensiero e la figura di quello che il critico Gillo Dorfles riconosce come «uno dei più seri realizzatori d’una nuova corrente del design italiano», nonchè per promuovere la sperimentazione e l’innovazione nel mondo del design, nasce questa Fondazione Pio Manzù, guidata dal direttore scientifico Enrico Leonardo Fagone.

«Io e mia sorella Francesca volevamo conoscere meglio nostro padre attraverso le sue opere, le persone che hanno lavorato con lui e coloro che ancora oggi lo stimano e ne apprezzano l’operato . È quindi per noi una gioia ed insieme un privilegio condividere questa nostra esperienza con tutti coloro che amano il design ed il made in Italy nella sua espressione più alta» commenta Giacomo Manzoni, presidente della fondazione e figlio del designer. La fondazione avrà sede a Bergamo in via Giulio Cesare 29.

Protagonista negli anni ’60 di una stagione creativa intensissima, seppur breve, che lo rese una delle figure chiave di quegli anni nello sviluppo del design industriale, automobilistico in primis, Pio Manzú caratterizzò la sua esperienza umana e professionale per una visione multidimensionale del design, volto a coordinare e riassumere insieme i diversi aspetti della progettazione. «L’auto di città è l’espressione di una nuova situazione caratterizzata dal problema di coordinare aspetti vari e molteplici di origine tecnologico, sociale, psicologico, urbanistico, funzionale e simbolico» scriveva Manzù nel settembre 1964, dimostrando una visione aperta e dialettica, costantemente proiettata ad esplorare le possibili evoluzioni del presente ma sempre orientata a riconoscere la centralità dell’individuo.

«La Fondazione Pio Manzù nasce con l’ambizione di fare tesoro dell’eredità progettuale e visionaria del designer bergamasco per proiettarsi nel contemporaneo, promuovendo iniziative di ricerca, innovazione e studio sui temi scandagliati da Pio Manzù - ha specificato Fagone -. Oltre a rendere accessibile l’archivio di disegni e modelli di Manzù, in molti casi inediti, intendiamo promuovere con attività di ricerca e formazione nel campo della mobilità, dell’automobile e dell’industrial design quella visione e sensibilità profetiche che Pio Manzû evidenziò in un pur cosi limitato arco di vita».

La presentazione ufficiale della fondazione si terrà sabato 7 novembre al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII in Viale Papa Giovanni XXIII durante una giornata di studio dedicata alla figura di Pio Manzù cui parteciperanno gli esponenti di punta del car design internazionale: da Walter De Silva, responsabile design per VW-Audi, a Roberto Giolito e Flavio Manzoni, rispettivamente i responsabili del design di Fiat e Ferrari.

Per inquadrare la figura e la temperie culturale in cui lavorò Pio Manzù porteranno le loro testimonianze maestri del design quali Tomas Maldonado, Giovanni Anceschi ed il grande critico Gillo Dorfles.

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