Rassegna organistica, al via l’XXI edizione

Rassegna organistica, al via l’XXI edizioneNel complesso dei beni artistici e culturali che la nostra terra custodisce grande rilievo occupa la presenza di numerosi esempi di una peculiare arte organaria, una schiera di pregevoli strumenti diffusi, per lo più nella cornice di edifici religiosi, a partire dai più conosciuti centri cittadini fino a piccoli e meno noti centri provinciali.

Si tratta di un patrimonio che offre l’opportunità alla città e all’intera provincia di Bergamo di svolgere un ruolo tutt’altro che secondario non solo all’interno del circuito organistico ed organologico italiano, ma pure europeo. E’ con questa precisa consapevolezza che anche quest’anno è stata presentata la XXI edizione della Rassegna Organistica su organi storici della bergamasca organizzata dal Centro Culturale Nicolò Rezzara con il patrocinio e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo della provincia di Bergamo. Il brillante e rodato tandem direttivo della kermesse formato da don Gilberto Sessantini e Fabio Galessi ha illustrato in una conferenza stampa tenutasi lunedì scorso nel palazzo della Provincia con la presenza dell’assessore provinciale alla cultura Tecla Rondi gli ingredienti di una manifestazione che intende innanzitutto valorizzare il ricchissimo patrimonio di organi a canne della bergamasca, coniugando performances di artisti emergenti della realtà locale, accoppiamenti dell’organo con strumenti vari e recitals di interpreti di spicco della realtà italiana ed internazionale.

La rassegna adotta anche quest’anno la felice formula di tenere fisse alcune sedi dotate di organi prestigiosi, permettendo di chiamare artisti di fama internazionale. In questa direzione è da leggere il concerto di apertura di venerdì 30 maggio che vedrà il danese Kristian Olesen, organista della Cattedrale di Roskilde e docente di Organo alla Royal Danish Academy of Music di Copenaghen, impegnato sul possente organo Serassi del 1841 della chiesa Prepositurale di S. Biagio di Caprino Bergamasco in un interessante programma dal taglio decisamente atipico; dopo una prima parte improntata ad autori del ’600-’700 come Buxtehude, Bach e Krebs verrà dato spazio ai più recenti J.P.E. Hartmann, Leif Kaiser e N.W. Gade, rappresentanti per la maggior parte del pubblico autori di più rara fruizione, istituendo così un confronto di respiro europeo. Medesime finalità per la seconda prestigiosa sede, il monumentale organo Balbiani Vegezzi Bossi del 1955 che domina la navata centrale del Santuario della beata Vergine della Fonte di Caravaggio, con il particolarissimo duo finlandese Kalevi Kiviniemi, organo, e Kirsi Kiviharju, arpa, per un concerto nel quale sarà dato adeguato spazio anche all’improvvisazione, arte che proprio grazie a questa rassegna e a quelle affiliate, in particolare il Festival organistico internazionale, vive nella nostra terra un ormai assestato rigoglio.

Verranno poi toccate per un totale di otto concerti sedi di organi di recente restaurati e, a testimonianza della presenza in bergamasca di pregevoli organi anche nei centri più piccoli, la rassegna farà tappa anche sull’organo Perolini di Valzurio e ad Antea di San Pellegrino su un organo anonimo del XIX secolo.

Di notevole interesse sarà anche il concerto di chiusura del 6 settembre nella Chiesa cittadina sussidiaria di Sant’Agata nel Carmine dove Claudio Brizzi presenterà le particolari ed intriganti sonorità del claviorgano, una particolarissima fusione tra un piccolo organo positivo ed un clavicembalo, con un programma studiato ad hoc per lo strumento.

Ogni concerto sarà anticipato da una visita guidata che illustrerà le caratteristiche dell’organo protagonista della serata.

(28/05/2003)

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