Stagione di prosa al Donizetti: pronto il calendario 2003-2004

Stagione di prosa al Donizetti: pronto il calendario 2003-2004Alcuni caposaldi della storia del teatro, due musical e un paio di commedie leggere. Dieci spettacoli in tutto, dal 14 novembre al 16 aprile, compongono il cartellone 2003-2004 del Teatro Donizetti: una scelta teatrale complessivamente equilibrata, con titoli e produzioni interessanti

Solo due i titoli drammatici. Il compito di inaugurare la stagione donizettiana il 14 novembre va a Zio Vanja di Anton Cechov, una delle opere fondamentali del teatro moderno, qui in una versione diretta da Sergio Fantoni e interpretata da Andrea Giordana e Ivo Garrani. Con il capolavoro di Bertolt Brecht, Madre courage, torna dopo anni Mariangela Melato, una delle più grandi protagoniste del teatro italiano, che ne è interprete. È uno degli appuntamenti più attesi, con alle spalle un regista affermato come Marco Sciaccaluga e un teatro importante come lo Stabile di Genova.

Il resto del cartellone appartiene al genere comico, solo con sfumature, epoche e gradazioni diverse. Cominciamo dai classici. Sior Todero brontolon è una delle commedie più belle di Carlo Goldoni, in cui sono impegnati due attori di classe come Eros Pagni e Ivana Monti. La regia è di Andrèe Ruth Shammah. Dopo un anno di assenza, Giulio Bosetti, in doppia veste di attore e produttore (attraverso il Teatro Carcano, che dirige), propone La scuola delle mogli di Molière. È un lavoro di pregio, firmato da un maestro come Jacques Lassalle.

Un’altra vecchia conoscenza, Tato Russo, presenta in salsa partenopea «I menecmi» di Plauto. Titolo: I due gemelli napoletani. A Russo, forse per risarcirlo da qualche anno di lontananza, il Donizetti pare organizzare una specie di «personale», inserendone in cartellone Il ritratto di Dorian Gray, versione in forma di musical del più famoso romanzo di Oscar Wilde. L’altro musical in programma, The Full Monty, in programma per Capodanno, ha invece alle spalle l’omonimo film diretto da Peter Cattaneo, campione d’incassi nel 1997. A Broadway è sbarcato nel 2001 nella versione scritta da Terence McNally e musicata da David Yazbek, che ha fatto strage di premi ed è alla base dell’allestimento diretto da Gigi Proietti e interpretato, fra gli altri, da Giampiero Ingrassia.

Discende da un film anche Il paradiso può attendere di Henry Segall: molti ricorderanno la commedia del 1978 interpretata da Warren Beatty e James Mason. Da noi ci saranno Gianfranco D’Angelo e Brigitta Boccoli, diretti da Sergio Japino. Stimolante, infine, l’accostamento tra le altre due commedie in programma. La pulce nell’orecchio appartiene a uno dei grandi del teatro comico di ogni tempo, Georges Feydeau, l’autore che, verso la fine dell’800, diede dignità al genere della farsa e della pochade. Ne sarà interprete un cast di ottimo livello, formato da Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni, diretti da Marco Bernardi. Fanny Money è invece opera del prolifico Ray Cooney, uno dei tanti emuli novecenteschi del gioco degli equivoci di Feydeau.

(09/10/2003)

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