Sulle orme del nonno, in gommone sul Reno
Al cinema l’avventura di due bergamaschi

Mercoledì 23 ottobre, ore 21 all’Auditorium Piazza Libertà un evento-anteprima della rassegna «Il Grande Sentiero» che si svolgerà dal 9 novembre al 6 dicembre.

«PantaReno», il film che racconta la spedizione di quattro giovani in gommone lungo il Reno, da Basilea a Rotterdam, sulle orme del mitico viaggio del nonno di uno di loro. La rassegna si svolgerà poi dal 9 novembre al 6 dicembre 2019. Il nonno nel 1958 percorre il fiume Reno da Basilea a Rotterdam, con un gommone residuo della guerra, e il nipote nel 2016 decide di fare lo stesso: da Basilea a Rotterdam, su un piccolo gommone, con tre amici e una videocamera.

Le immagini di allora e quelle più recenti si mescolano, si crea un racconto di storie, vissuti, paesi, persone, amicizie, avventura, acqua e sfruttamento delle risorse. Nasce Pantareno, di Ettore Camerlenghi e Alexis Ftakas, il film con cui si apre ufficialmente l’undicesima edizione della rassegna culturale Il Grande Sentiero di Lab 80. Viene proiettato mercoledì 23 ottobre, alle 21 all’Auditorium di Piazza Libertà, alla presenza di tre dei protagonisti del documentario: Ettore Camerlenghi, Luca Pozzolini e Carlo Bettinelli. Camerlenghi e Pozzolini sono bergamaschi ed è il nonno del primo, Paolo Camerlenghi, che nel ’58, insieme al fratello e ad un amico, ha percorso il Reno fino in Olanda con un mezzo da sbarco della seconda guerra mondiale.

Racconta Ettore Camerlenghi, nato a Bergamo nel 1990: “Dai racconti di mio nonno era emerso che anche loro avevano filmato il viaggio ma non solo non si ricordava dove fossero finite le bobine, non era nemmeno sicuro che esistessero ancora. Sono effettivamente state ritrovate solo al nostro ritorno, il che ci ha permesso di associare delle immagini a quel viaggio che fino a quel momento avevamo soltanto sentito raccontare. Il nostro film quindi sovrappone immagini d’archivio del viaggio del 1958 alle nostre riprese del 2016. Per noi Pantareno è un film di formazione - continua Camerlenghi -. Un ruolo importante se lo sono ritagliato le interviste ai personaggi che abbiamo incontrato lungo il viaggio e che restituiscono un’immagine complessa e contraddittoria del fiume, che a seconda dei contesti assume il ruolo di confine politico, risorsa energetica, via di comunicazione, luogo di vacanze e via commerciale. Abbiamo finito per fare anche una riflessione sull’ambiente e sul rapporto tra uomo e risorse naturali. Il Reno è uno dei fiumi maggiormente industrializzati, rimodellato dall’uomo nei secoli perché corrispondesse a precise necessità economiche e commerciali”.

Se avventura, desiderio di scoperta e rapporto con la natura sono gli elementi che da sempre riempiono di significato il Grande Sentiero di Lab 80, l’edizione 2019 non poteva cominciare meglio. Durante la serata del 23 ottobre sarà presentato il programma completo della rassegna, che si svolgerà poi da sabato 9 novembre a venerdì 6 dicembre, a Bergamo, Nembro e Lecco. In programma più di 30 proposte tra film in anteprima, incontri con registi, alpinisti e viaggiatori, presentazioni di libri, conversazioni e musica dal vivo.

L’ingresso alla serata del 23 ottobre costa 6 euro, ridotto 5, soci Lab 80 e CAI 4 euro. Maggiori info e dettagli sul sito www.ilgrandesentiero.it, 035.342239.

La rassegna è organizzata da Laboratorio 80 con il sostegno e la collaborazione di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione della Comunità Bergamasca, CAI Bergamo, Comune di Bergamo, CAI Nembro e GAN Nembro-Gruppo Alpinistico Nembrese

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