Teatro-canzone con Pasolini e De André
Donizetti, Marcorè chiude la stagione

Da martedì 4 a domenica 9 aprile ultimo titolo della stagione di prosa del teatro Donizetti. Sul palco Neri Marcorè con «Quello che non ho», spettacolo che ha tratto ispirazione da Pier paolo Pasolini e Fabrizio De André.

Sta per concludersi la «Stagione di Prosa 2016/2017» del Teatro Donizetti: da martedì 4 a domenica 9 aprile (ore 20,30; domenica 9 ore 15,30) è infatti in programma l’ultimo titolo in cartellone, Quello che non ho, con Neri Marcorè. Scritto e diretto da Giorgio Gallione, Quello che non ho trae ispirazione da due giganti del nostro recente passato, Fabrizio De Andrè e Pier Paolo Pasolini, e vede in scena, a fianco del popolare e versatile attore marchigiano, tre cantanti e chitarristi, Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini.

Quello che non ho è un affresco teatrale che si interroga sulla nostra epoca. Lo fa raccontando storie emblematiche, anche in chiave satirica, che mettono a nudo le contraddizioni della nostra società globalizzata, dove – come affermava Pasolini nel documentario La rabbia – continua ad esserci sviluppo senza progresso. A questo tessuto narrativo, basato su episodi di cronaca internazionale, riflessioni di carattere economico e sociale, si incrociano le canzoni di Fabrizio De Andrè, da Khorakhané a Don Raffaè e Smisurata Preghiera, poesie in musica che passano dalle ribellioni e i sarcasmi giovanili alla visionarietà dolente delle «anime salve» e dei «non allineati» contemporanei. Idealmente dallo spettacolo emerge un dialogo, etico e politico, tra le narrazioni dell’Italia e del mondo lasciateci in eredità da due artisti lontani tra loro ma curiosamente spesso in assonanza.

Nelle ultime stagioni Neri Marcorè ha molto frequentato con Giorgio Gallione il teatro musicale, esplorando, tra l’altro, Gaber e i Beatles, rispettivamente con Un certo Signor G e Beatles Submarine, e costruendo spettacoli che guardano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale. «Con Quello che non ho siamo di fronte a un anomalo, reinventato esempio di teatro canzone che, traendo linfa dalla visione del mondo e dalla poetica di Pasolini e De Andrè, prova a raccontare l’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato in cerca di idee e ideali», commenta lo stesso Giorgio Gallione. Gli arrangiamenti musicali sono di Paolo Silvestri. Collaborazione alla drammaturgia di Giulio Costa. Scene e costumi di Guido Fiorato. Luci di Aldo Mantovani. Produzione Teatro dell’Archivolto di Genova. Durata 1 ora e 20 minuti senza intervallo. L’incontro con la compagnia, previsto per il 6 aprile è stato annullato. Biglietteria Teatro Donizetti: tel. 035.4160 601/602/603 da martedì a sabato ore 13-20. Acquisti online su vivaticket.it Costo dei biglietti da 12€ a 28€, ridotto da 10€ a 22€.

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